Giorgia Meloni (Depositphotos)

Mancano pochi giorni al voto. Quella appena iniziata è la penultima settimana di campagna elettorale. Ieri, al Corriere della Sera, è andato in scena il “duello” tra la presidente di FdI, Giorgia Meloni e il segretario del Pd Enrico Letta. La prima questione toccata è stata quella del conflitto in Ucraina. Letta ha ribadito il pieno sostegno alle sanzioni a Mosca, sottolineando che “stanno funzionando”, mentre la Meloni ha assicurato che con un governo di centrodestra non cambierà l’appoggio a Kiev.

"La nostra posizione è sempre la stessa: l'Italia ancorata all'Occidente, all'alleanza atlantica. Le cose rimarrebbero così anche con un governo di centrodestra" ha affermato la deputata. Quanto alle sanzioni: “sono efficaci, ma onori e oneri. Serve un fondo di compensazione" ha aggiunto. L’Italia, deve rimanere “a testa alta in Europa e nella Nato”. I due si sono poi scontrati sul Pnrr. "Va aggiornato", perché i "fondi sono sì una "occasione” ma “dire che in alcuni casi si possa aggiornarlo mi pare una cosa intelligente" il parere della Meloni. Se "adesso ci mettiamo a rinegoziare il Pnrr vuol dire far capire che siamo inaffidabili" la replica di Letta. Quei soldi, ha rimarcato il segretario dem "ci sono e vanno usati bene, mantenendo i capisaldi. Come la clausola di salvaguardia per il 40% dei fondi al Sud".

I due leader sono poi tornati sul caro energia. Meloni ha ripetuto che lo scostamento di bilancio deve essere l'ultima spiaggia; Letta ha invece insistito per bloccare subito le bollette per poi parlare di crediti di imposta alle imprese energivore, tetto al prezzo del gas e disaccoppiamento del prezzo del gas da quello delle altre energie. Parlando invece di evasione fiscale, Letta ha definito la lotta al sommerso una priorità e Meloni ha assicurato che non c'è nessun condono nel suo programma. Sulla questione migratoria, per la leader di FdI: bisogna “distinguere i profughi dai migranti, altrimenti c'è il disastro”. Per Letta "serve una politica comune europea in cui tutti ridistribuiscono i flussi. Infine per la Meloni “serve il presidenzialismo”. "Ma il sistema dei pieni poteri non funziona la replica del dem.