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Le difficoltà economiche e il caro prezzi impattano sul carrello della spesa degli italiani che hanno tagliato gli acquisti di frutta e verdura dell'11% in quantità nei primi sei mesi del 2022 rispetto allo scorso anno, ai minimi da inizio secolo con 2,6 miliardi di chili in totale.

È quanto emerge dall'analisi di Coldiretti Filiera Italia e Unaproa sulla spesa delle famiglie nel primo semestre dell'anno in occasione del vertice dell'Unione nazionale dei produttori di ortofrutta e agrumi (Unaproa) su aumento dei costi e crisi dei consumi, secondo dati Cso Italy/Gfk Italia. Gli italiani hanno ridotto del 16% le quantità di zucchine, del 12% i pomodori, del 9% le patate, del 7% le carote e del 4% le insalate, mentre per la frutta, spiegano le tre sigle, il calo è dell'8% per le arance.

Cresce solo la quarta gamma, come le insalate in busta, le cui vendite salite del 7% sullo stesso periodo del 2021. 

Una situazione che se da un lato registra l'aumento dei prezzi al dettaglio, dall'altro i valori riconosciuti agli agricoltori spesso non coprono neppure i costi di produzione dei raccolti già falcidiati da grandine e siccità. Infatti oltre ai danni provocati dai cambiamenti climatici i bilanci delle aziende sono messi a rischio da rincari di ogni tipo, dal riscaldamento delle serre ai carburanti, dalle materie prime ai fertilizzanti, con spese più che raddoppiate, fino agli imballaggi, con incrementi che colpiscono dalla plastica per le vaschette, le retine e le buste (+70%), alla carta per bollini ed etichette (+35%) fino al cartone ondulato per le cassette (+60%), stesso trend di rincari per le cassette in legno (+60%), mentre si allungano anche i tempi di consegna.