Gente d'Italia

L’opposizione del Comites di Montevideo chiederà le dimissioni di Aldo Lamorte

DI MATTEO FORCINITI

Dopo la denuncia a singhiozzo dell'Ambasciata adesso qualcosa inizia a muoversi anche all'interno della comunità italiana in Uruguay in seguito allo scandalo del video di Aldo Lamorte denunciato da Gente d'Italia.

Le due liste di opposizione del Comites chiederanno a breve le dimissioni di Lamorte dai suoi incarichi all'interno degli organismi di rappresentanza degli italiani all'estero. Membro del Comites di Montevideo, consigliere uruguaiano per il Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all'Estero), questa volta sembra davvero difficile che il politico dalle mille poltrone tra Italia e Uruguay possa sopravvivere alla tempesta a differenza delle avventure passate che pure qualche problema gli avevano creato.

Oggi siamo in presenza di una prova lampante di un reato offertoci da lui stesso. Lamorte si è scavato la fossa con le proprie mani pubblicando un video sui social e votando al posto di un'altra persona alle elezioni italiane nello sciagurato tentativo di fare pubblicità al Maie (Movimento Associativo degli Italiani all'Estero). 

L'episodio sta suscitando notevoli reazioni di protesta tanto da parte di tutto il mondo politico italiano come a livello locale con un'indignazione crescente dato che a uscirne umiliato è ancora una volta il sistema di voto per i cittadini italiani all'estero sempre più infangato.

In base alle prime anticipazioni raccolte da Gente d'Italia, l'opposizione del Comites cercherà di intervenire al riguardo chiedendo l'unica cosa che a questo punto appare logica, sensata e inevitabile: le dimissioni. Un gesto, questo, senz'altro osteggiato -come ci insegnano le esperienze del passato- per un politico alla costante ricerca della poltrona da un paese a un altro. Riuscirà a farla franca anche questa volta nonostante la prova incontrovertibile di un reato commesso?

Le liste di opposizione del Comites Rinnovo e Unitalia si riuniranno a breve per ratificare la decisione.

"Chiederemo le dimissioni sicuramente. Quello che è successo è inaccettabile" tuona Fabrizio D'Alessandro del gruppo Rinnovo precisando però che prima si dovranno riunire al più presto per poter definire la linea comune da portare avanti.

"È stato commesso un reato gravissimo e abbiamo anche la prova. Attendiamo la formalizzazione della decisione da parte dello Stato italiano tramite l'Ambasciata ma personalmente io non ho alcun dubbio, lui si dovrà dimettere da tutti i suoi incarichi pubblici perché in quel video ha commesso un reato penale e ha messo in cattiva luce le istituzioni" sostiene Alessandro Maggi di Unitalia.

Lo scandalo consumatosi in queste elezioni apre interrogativi inquietanti anche sul passato: la pratica di votare illegalmente per altri è stata applicata anche in altre tornate elettorali in Uruguay dove erano state riscontrate enormi anomalie? "A questo punto" -osserva D'Alessandro- "io vorrei sapere se anche le ultime elezioni del Comites sono state regolari dato che allora c'erano tante stranezza. Vogliamo vederci chiaro".

Il video della vergogna potrebbe avere ulteriori conseguenze al di là della rappresentanza degli italiani all'estero. La politica uruguaiana è tremendamente coinvolta. Fortissimo, in questi giorni, è l'imbarazzo del Partido Nacional che ha portato in Parlamento un soggetto del genere e che ancora tace (come il Maie e l'ambasciatore Iannuzzi) a costo di perderci la faccia...

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