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Bossi lascia il Parlamento e abbandona Salvini: “Il popolo del nord va ascoltato”

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Umberto Bossi lascia il Parlamento dopo 35 anni, Matteo Salvini lo propone come senatore a vita, ma non addolcisce le parole del Senatùr a commento delle elezioni politiche: "Il popolo del nord esprime un messaggio chiaro e inequivocabile che non può non essere ascoltato" dice Umberto Bossi.
Il fondatore della Lega non è stato rieletto - era primo nella lista alla Camera a Varese - ma non ne fa un dramma: "Sono contento poiché avevo deciso di non candidarmi. Mi hanno pregato e solo per il rispetto verso la militanza ho accettato".
Salvini lancia la proposta di Umberto Bossi senatore a vita. "Sarebbe il giusto riconoscimento dopo trentacinque anni al servizio della Lega e del paese" afferma il leader leghista, "porterò avanti personalmente, sicuramente con l'appoggio non solo della Lega ma di tantissimi italiani, questa proposta".
Secondo quanto previsto dalla Costituzione (art. 59), la scelta dei senatori a vita è affidata al Presidente della Repubblica, che può "nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario".
Senatori a vita sono anche di diritto i Presidenti della Repubblica. Al 2022, infatti, i senatori a vita sono sei: l'ex presidente Giorgio Napolitano e cinque personalità di nomina presidenziale (Mario Monti, Elena Cattaneo, Renzo Piano e Carlo Rubbia, nominati da Napolitano, e Liliana Segre, nominata da Sergio Mattarella).
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