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Dal primo ottobre scattano in Emilia-Romagna le misure anti-smog previste dalla Regione, fra cui limitazioni alla circolazione e il divieto di utilizzo - in presenza di riscaldamento alternativo - degli impianti di riscaldamento a biomassa più inquinanti.

Rimini però decide diversamente: il sindaco Jamil Sadegholvaad (Pd) sceglie "in questa fase" emergenziale per il caro energia di "non inserire le norme che vietano l'uso di camini e stufe" e chiede alla Regione "una ulteriore valutazione su questo aspetto".

Rimini conferma le limitazioni alla circolazione stradale previste dal Piano aria integrato regionale (Pair 2020) e dal nuovo accordo di bacino Padano, con annessa stretta emergenziale in caso di sforamento previsto dei livelli di inquinanti.  Non ci saranno però i divieti per l'uso domestico di camini aperti, caminetti, stufe a legna o pellet fino a classe 2, che il piano vieta per i territori sotto i 300 metri di altitudine.

"C'è gente che non riesce a garantire alla propria famiglia di potersi riscaldare, questo è assurdo", questo diritto "devono poterlo avere tutti", dice il sindaco all'ANSA. "Credo che davvero in questa fase storica ci siano tutte le condizioni per poter valutare di sospendere quest'anno questi divieti". L'emergenza è dettata dal caro energia. "Qualcuno rischia veramente di non riuscire a pagare le bollette", spiega il primo cittadino, che ora chiede alla Regione di valutare una sospensione del divieto di accendere stufe e camini. "Nella settimana che viene, proverò a fare in modo che la Regione possa valutare" la proposta. "Capirei anche le ragioni di un diniego", aggiunge.

Quella di andare contro l'ambiente con questa scelta "è una critica che rispedisco al mittente", dice Sadegholvaad. "Non metto in discussione la logica delle ordinanze per la tutela della qualità dell'aria. Tant'è vero che ho confermato tutte le parti dell'ordinanza, in particolar modo quelle sui veicoli". Ma "poter riscaldare gli ambienti invece che col gas, con la legna, credo sia un aiuto economico che mai come oggi è importante", sostiene il primo cittadino, il quale assicura che si tratta di un provvedimento temporaneo limitato nel tempo "a questo periodo" invernale. "Voglio credere e sperare che questa situazione assurda di bollette alle stelle", aggiunge, "sia un problema di quest'anno", e che il prossimo anno si normalizzerà.