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Cia, l’allarme: “Putin pericoloso se messo con le spalle al muro”

Putin

Vladimir Putin (foto: Depositphotos)

Inutile negarlo: la Russia fa paura. Soprattutto per la sua imprevedibilità. La minaccia nucleare non può che far tremare l’Europa tutta, ma anche il mondo. Una bomba atomica sull’Ucraina potrebbe portare a conseguenze disastrose per tutti. E secondo il direttore della Cia Bill Burns il presidente russo Vladimir Putin può essere “abbastanza pericoloso e sconsiderato se viene messo alle strette”.

Putin deve “essere preoccupato, non solo di ciò che sta accadendo sul campo di battaglia in Ucraina, ma anche di ciò che sta accadendo a casa e a livello internazionale”, ha sottolineato ancora Burns aggiungendo che, nonostante la promessa della Cina a febbraio di “un'amicizia senza limiti”, Pechino ha rifiutato di offrire supporto militare. “Putin adesso si sente con le spalle al muro e può essere piuttosto pericoloso e sconsiderato”.

Per Burns, è difficile dire se Putin stia bluffando quando minaccia il ricorso alle armi nucleari nella guerra in Ucraina: “Beh, dobbiamo prendere molto sul serio tipo di minaccia, visto tutto ciò che è in gioco. La retorica che lui e altri leader russi hanno usato è sconsiderata e profondamente irresponsabile – ha accusato Burns -. Oggi non vediamo alcuna prova concreta nella comunità di intelligence degli Stati Uniti che si stia avvicinando all’uso effettivo, che ci sia una minaccia imminente di usare armi nucleari tattiche”. Secondo il britannico Times, citando un'informativa inviata dalla Nato agli Stati membri, la Russia starebbe preparando le sue forze armate per compiere un test nucleare ai confini dell'Ucraina.

Nel rapporto dell'intelligence si avverte di possibili azioni di Mosca fra cui quella di testare il drone sottomarino Poseidon equipaggiato con una testata atomica. Secondo altre fonti, un treno militare russo della divisione nucleare sarebbe partito in direzione dell'Ucraina: l'unità è responsabile delle munizioni nucleari, del loro stoccaggio e manutenzione. Intanto In meno di due settimane dall'annuncio della mobilitazione, tra 700mila e 1 milione di persone hanno lasciato la Russia.

Lo scrive Forbes, ripreso dai media ucraini, citando sue fonti vicine all’amministrazione presidenziale della Federazione Russa. La fonte ha sottolineato che non è ancora chiaro quale percentuale di persone abbia lasciato il Paese per motivi turistici. Da sottolineare infine che il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha ratificato la decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale del 30 settembre in cui si afferma l'impossibilità di negoziare con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e la necessità di rafforzare la capacità di difesa dell'Ucraina. Tenendo conto dei risultati della riunione si è “affermata l'impossibilità di intrattenere negoziati con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin”.

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