Gente d'Italia

Las Vegas palcoscenico unico per presentare al mondo l’antidoto italiano per il nemico invisibile

Domenico Cassitta, fondatore e Ceo di Radoff

di SANDRA ECHENIQUE
C'è un gas che si chiama Radon. Non è molto conosciuto, ma la sua pericolosità cresce esponenzialmente quando si trova in ambienti chiusi. Solo in Italia muoiono a causa del Radon 4.500 persone l'anno che diventano 20.000 in Europa e 21.000 negli Stati Uniti. Sono i numeri alla fine che danno un'idea della pericolosità di questo gas e quelli esposti sono grandi numeri. Il Radon ad esempio in uffici o appartamenti, scuole e ospedali respirato diventa causa di tumori e infatti l'OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità lo ha classificato come 'cancerogeno di grado 1' e il 10% dei tumori polmonari sono dovuti appunto alla inalazione di questo gas che diventa ancor più letale per i fumatori. E con queste semplici premesse risulta chiaro che il gas Radon rappresenta un grande pericolo, è inquinamento indoor e deve essere combattuto, per la salute dell'essere umano.
Come? Una soluzione l'ha trovata Radoff, una giovane startup, nata solo nel 2018, sedi a Calangianus in provincia di Sassari e Bologna, che nel giro di qualche anno ha trovato le chiavi per sconfiggere questo nemico invisibile. Un successo di portata così ampia quello di Radoff che ha fatto sì che accanto alle due sedi italiane ne venisse aperta una anche negli Stati Uniti. Una location prestigiosa, Los Angeles, nella terra delle innovazioni per eccellenza, la California. "Qui c'è una particolare attenzione al discorso dell'inquinamento indoor - ha spiegato Domenico Cassitta creatore di Radoff e anche Ceo - e infatti possiamo fare già affidamento su diversi investitori, e importanti poi, che stanno facendo il loro ingresso nel nostro gruppo".
La manifestazione di Las Vegas
Programmi già definiti che guardano al 2023 quando a gennaio sarà lanciato Radoff Life il prodotto di punta attraverso una presentazione prevista al CES di Las Vegas, considerato il Super Bowl dell'elettronica di consumo globale e tecnologia di consumo. Un appuntamento quello di Sin City (dal 5 all'8 gennaio) che avrà la presenza di oltre 2300 aziende espositrici, 800 startup che l'anno scorso ha visto la partecipazione di 45.000 persone che non sono niente poi se si pensa che le previsioni per l'edizione 2023 parlano addirittura di 170.000 presenze di cui 58.000 internazionali. Un palcoscenico dove la startup italiana Radoff avrà un ruolo primario. "La più ambita delle vetrine - ha aggiunto Cassitta - e con le nostre tecnologie intendiamo sensibilizzare il pubblico sull'importanza dell'aria nei luoghi chiusi, perchè poi è dove trascorriamo la maggior parte del nostro tempo. Ci sentiamo al sicuro, ma purtroppo non è così perchè è dove i valori inquinanti raggiungono i livelli più pericolosi".
Ma Radoff al proposito ha già quattro brevetti internazionali e i dispositivi che realizza hanno la capacità di combattere l'inquinamento indoor in maniera totale, offrendo anche protezione nei confronti di altri inquinanti come sono le polveri sottili (responsabili solo in Italia di 70.000 morti l'anno). Ma da dove fuoriesce il gas Radon? Come si diffonde nei luoghi chiusi dove diventa assolutamente pericoloso a differenza dei luoghi all'aperto? La principale fonte risulta essere il terreno (e in forma minore materiali da costruzione, specialmente di origine vulcanica come tufo e graniti e infine l'acqua) che lo sprigiona per poi diventare assolutamente pericoloso quando si concentra nei luoghi al chiuso. Ed è qui che entra in azione Radoff.
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