Giorgia Meloni (foto depositphotos)

Chiusa la partita della presidenza del Senato, con quella della Camera in dirittura d’arrivo (sarà il leghista Lorenzo Fontana il prescelto per lo scranno più importante di Montecitorio?), il centrodestra si concentra ora sulla formazione del nuovo governo che la Meloni, uscita vincitrice dal verdetto dell’urna, vorrebbe “autorevole”. Più facile a dirsi che a farsi dal momento che i grattacapi, in questa fase di febbrile trattativa, non mancano. Non bastavano, infatti, gli attriti con la Lega di Matteo Salvini, che continua ad avanzare pretese su Mef (il prescelto è Giancarlo Giorgetti?) e Viminale (ambito dallo stesso leader del Carroccio). Ora ci si è messa anche Forza Italia ad agitare le acque. Il Cavaliere, si sussurra, infatti, tra i corridoi di palazzo Madama (dove l’ex premier si è accomodato a 9 anni di distanza dall’allontanamento per gli effetti della legge Severino), chiede cinque o sei ministeri. Per la fedelissima Licia Ronzulli (bocciata però dai meloniani), il Cav avrebbe voluto il Turismo o gli Anziani. Per Antonio Tajani la Farnesina, per l'Università la Bernini. Ancora: l'Editoria per Barachini, un ministero per Cattaneo e, infine, uno per Mulè. “In Forza Italia c'è disagio per i veti, auspico che vengano superati" ha detto, ieri, a caldo, Berlusconi, una volta appreso il niet sulla Ronzulli. Secondo quanto trapelato da fonti azzurre, ieri il Cav avrebbe visto i suoi senatori a Villa Grande proprio per fare il punto sulla situazione. Dal canto suo la Meloni, tirata in ballo circa i malumori del leader di FI, si è limitata ad un laconico “non ho altro da dire” precisando però di essere “intenzionata a dare a questa nazione, se ne avrò occasione, un governo autorevole". "Non intendo fermarmi di fronte a questioni che sono secondarie" ha aggiunto piccata la presidente di FdI che da giorni, ormai, si sta muovendo come premier in pectore. Ma chi saranno i ministri del suo nuovo governo? In questa ridda di voci, si fanno i nomi di Carlo Nordio (FdI) per la Giustizia, di Guido Crosetto (tecnico) per lo Sviluppo Economico; di Maurizio Lupi (Noi con l’Italia) per i Rapporti con il Parlamento e di Giulia Bongiorno (Lega) per la Pa.