Emmanuel Macron (foto depositphotos)

Un'ora abbondante di colloquio a porte chiuse nel Palazzo Apostolico. Per i tempi vaticani è un particolare assai significativo, da tenere a mente per capire meglio gli eventi. In questo caso indica quanta carne al fuoco vi fosse nell'incontro tra il presidente francese Emanuel Macron e Papa Francesco. È la terza volta che si vedono, praticamente un record per un inquilino dell'Eliseo, ma stavolta c'erano effettivamente abbondanti ragioni a cominciare dalla guerra in Ucraina con tutte le sue conseguenze, le tante vittime, la distruzione, i milioni di profughi, la crisi energetica, il bisogno di trovare uno spiraglio con Mosca per avviare quel dialogo che finora è mancato nonostante tanti tentativi.

Al settimanale francese Le Point, Macron ha confidato di avere "incoraggiato papa Francesco a telefonare a Vladimir Putin e al patriarca Kirill di Mosca, ma anche a Joe Biden: abbiamo bisogno che gli Stati Uniti si siedano attorno al tavolo per favorire il processo di pace in Ucraina. Joe Biden - ha continuato Macron - ha un vero rapporto di fiducia con il Papa. Il Papa può avere un'influenza su di lui per il reimpegno americano ad Haiti e in Ucraina".

L’impegno comune di Macron e il Pontefice è, dunque, quello di trovare una soluzione per il cessate il fuoco in Ucraina e di non isolare il presidente russo, coinvolgendo nelle trattative anche gli Stati Uniti. Una proposta, quella di Macron, accolta positivamente da Mosca. "Mosca ha accolto positivamente oggi la proposta del presidente francese, Emmanuel Macron, di includere Papa Francesco e le autorità statunitensi nei colloqui per la soluzione della situazione in Ucraina". A riferirlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

Intanto la magistratura russa ha confermato la condanna a nove anni di carcere inflitta alla stella del basket statunitense Brittney Griner per contrabbando di droga. La Griner, che ha seguito la seduta dal carcere in videoconferenza, ha sentito il tribunale regionale di Mosca respingere il ricorso presentato dai suoi avvocati, che potrebbero rivolgersi alla Corte di Cassazione.