Giorgia Meloni (Depositphotos)

Ci siamo. Finalmente. Oggi Giorgia Meloni completerà la squadra di governo. Il tentativo di chiudere prima del fine settimana non è andato in porto, serviranno un paio di giorni in più per comporre un quadro che accontenti tutti i partner della coalizione, dopo giorni di trattative serrate, non ancora del tutto concluse. Ci sarebbe l’accordo, dicono da più parti nel Centrodestra, sulla redistribuzione delle caselle. E adesso inizia lo sprint all'interno dei partiti, perché quelli che vorrebbero un posto da viceministro o segretario sono ben più dei posti disponibili. La premier vuole nominarli nel Cdm di oggi, quindi sia in FdI sia nelle forze alleate ogni nodo va sciolto quanto prima. Si guarda soprattutto all'esito della corsa interna a Forza Italia. Silvio Berlusconi conta di pescare soprattutto dal bacino dei non eletti. Intanto l'ex governatore della Sardegna Ugo Cappellacci è entrato in corsa per un posto da sottosegretario al Mef, dove Noi moderati occuperà una delle sue due (o tre) caselle. Potrebbe farlo con Renzo Tondo. Per l'Economia circola anche l'ipotesi - non inedita - di un doppio viceministro. Uno sarà con ogni probabilità Maurizio Leo, responsabile economico di FdI, l'altro potrebbe essere il leghista Federico Freni. Nella stretta delle trattative, nelle ultimissime ore e come confermano fonti di maggioranza che stanno seguendo il negoziato, Forza Italia sembra intanto ottenere tre posti di viceministro anziché i due finora preventivati nelle otto caselle del sottogoverno destinate al partito di Silvio Berlusconi. I tre dovrebbero essere Francesco Paolo Sisto alla Giustizia, Valentino Valentini al Mise e Paolo Barelli all'Interno. Fra gli azzurri in aria di governo ci sono anche Matteo Perego di Cremnago (Difesa), Francesco Battistoni (Agricoltura), Giuseppe Mangialavori (Infrastrutture) e Alberto Barachini, a cui sembra destinata la delega all'Editoria. Le prossime ore possono però riservare sorprese. Gli azzurri del Sud chiedono più spazio, e soprattutto mancano nomi femminili. Quindi uno di questi otto alla fine potrebbe dover cedere il posto alla siciliana Matilde Siracusano. Fra i leghisti nel sottogoverno possono entrare anche Claudio Durigon come viceministro del Lavoro, Edoardo Rixi (Infrastrutture), Vannia Gava come viceministro all'Ambiente, Andrea Ostellari (Giustizia), Lucia Borgonzoni (Cultura), e fra i papabili ci sono anche Massimo Bitonci e Jacopo Morrone. Come avvenuto per i ministri, gran parte dei circa 38 posti saranno per FdI. Tra i viceministri, si ragiona nella maggioranza, sono attesi anche Giulio Terzi di Sant'Agata come viceministro agli Esteri, Marcello Gemmato alla Salute, Wanda Ferro al Viminale, Andrea Delmastro alla Giustizia (o alle Infrastrutture). Inoltre si parla di Alessio Butti sottosegretario all'Innovazione digitale, Galeazzo Bignami al Mise, Paola Frassinetti all'Istruzione, Salvatore Deidda alla Difesa, e hanno chance anche Edmondo Cirielli e Augusta Montaruli. Un altro Cdm servirà poi a distribuire le deleghe ai ministeri. Quelle sul commercio estero potrebbero finire a un comitato interministeriale fra Farnesina e Imprese. Il ministro dello Sport Andrea Abodi avrà quelle per Milano-Cortina. Settimana prossima è attesa la nomina del nuovo ad della Fondazione organizzatrice.