di ROBERTO ZANNI
Ormai Elon Musk appartiene al passato. Sono già passati quasi vent'anni da quanto Tesla fece il suo timido (all'inizio) ingresso sul mercato. Pionieri che poi sono stati raggiunti da decine di altri marchi e più passa il tempo e maggiori sono soprattutto i nuovi brand che si affacciano sul grande palcoscenico elettrico. Oggi EV, electric vehicle, rappresenta una sigla che si trova dappertutto. Oggi poi le start up rispetto ai predecessori costruttori di auto hanno un enorme vantaggio: i minori costi di costruzione, ci sono piattaforme elettriche già pronte e per i produttori c'è solo da assumersi i costi di assemblaggio. Ma in qualche modo, per vendere, bisogna pur fare la differenza e l'ultima novità, in un mercato sempre più allargato, arriva proprio dall'Italia.
Si chiama AEHRA, start up creata a Milano frutto delle idee innovative di Hazim Nada, nato negli Stati Uniti, classe 1982 e Sandro Andreotti di cinque anni più anziano originario di Modena, il cuore della Motor Valley italiana. Ceo e co-fondatore impegnati a testa bassa per la realizzazione dei primi due modelli, un SUV e una berlina, che sbarcheranno sul mercato soltanto però nel 2025, ma che già fanno parlare di sè. Prima per il prezzo dai 160.000 ai 180.000 dollari, in secondo luogo perchè il via alla commercializzazione sarà dato proprio a casa Musk, negli Stati Uniti per poi allargarsi alla Cina e all'Europa. A queste due particolari caratteristiche se ne aggiunge un'altra, per i fondatori di AEHRA la più importante: si tratterà di veicoli elettrici diversi da quelli già presenti o in arrivo, definiti ancora prima di uscire 'ultra premium'.
Cosa li distingue allora dalla concorrenza? Il nuovo concept di design. "Le auto elettriche - ha spiegato il Ceo Nada - dal grande pubblico sono considerate noiose. Costruirle estremamente potenti è molto facile. Diverso invece se si vuole creare un veicolo che abbia carattere e penso che questo sia uno degli elementi che l'italianità deve esprimere". Ecco allora che per creare quel fascino, che da sempre caratterizza le supercar italiane, AEHRA ha ingaggiato un designer di grande esperienza capace di immettere quel surplus che solo le emozioni tricolori sono capaci di infondere. Così per questa nuova avventura è stato chiamato Filippo Perini, noto tra i designer italiani di auto, soprattutto per la sua esperienza alla Lamborghini.
Con la presenza di Perini si vuole enfatizzare l'aerodinamica  piuttosto delle prestazioni. E con questo avvio i programmi sono ambiziosi: si vuole infatti arrivare a una produzione annua di 20.000/25.0000 veicoli con un investimento iniziale di 700 milioni di dollari. "Non stiamo spendendo molto - ha aggiunto il Ceo - e questo è dovuto al fatto che stiamo evolvendo i materiali in modo tale da alleggerire la catena di montaggio rispetto a quelle che sono le modalità di produzioni esistenti".
Hazim Nada ha fatto i soldi, almeno la maggior parte, scambiando petrolio greggio sui mercati di Londra per poi affinare la propria passione per l'aerodinamica realizzando la più grande galleria del vento verticale al mondo, Aero Gravity, attrazione che si trova a Milano e che tutti possono provare con un prezzo, per due minuti di 54 euro per i bambini, per poi passare a 64 per gli adulti e 174 se si vuole provare l'esperienza di caduta libera per sei minuti di volo. E da quel volo si è imbarcato in un altro, destinato però a una fascia di pubblico molto più benestante appoggiato dalle continue ricerche, e qui ci riferiamo in particolare a quella eseguita dalla società statunitense Bernstein, che hanno previsto entro il 2025, anno di ingresso di AEHRA, la forbice elettrica o ibrida plug-in, allargarsi a un quarto di tutte le auto vendute per poi raddoppiare la quota entro il 2030 con gli USA (attualmente con una quota mercato del 6%) capaci di accelerare in modo significativo viste le politiche governative che prevedono standard di efficienza dei carburanti molto più severi.