Gente d'Italia

Iran, rilasciata la blogger Alessia Piperno: è già a Roma. “Eravamo 6 in cella, sono stati 45 giorni duri”

Alessa Piperno (foto da Instagram)

Alessia Piperno è libera ed è subito rientrata in Italia. L'annuncio della scarcerazione della blogger arrestata lo scorso 28 settembre in Iran è stato dato in mattinata con una nota da Palazzo Chigi: "Dopo un intenso lavoro diplomatico oggi è stata rilasciata dalle autorità iraniane e si appresta a tornare in Italia. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a che Alessia riabbracci i familiari, ha informato i suoi genitori nel corso di una telefonata". A distanza di poche ore il volo verso l'aeroporto di Ciampino e attorno alle 18 la giovane è già arrivata nella sua casa di Roma, ai Colli Albani.

Appena sbarcata, ha raccontato la sua esperienza al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: "Sono stati 45 giorni duri, poi questa mattina la sorpresa. Ho trascorso la mia detenzione in una cella con sei persone, è stato difficile ma non sono stata maltrattata". A Ciampino c'era anche Giorgia Meloni. In mattinata, a margine dell'incontro con il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, la premier aveva ringraziato "'l'Intelligence, il sottosegretario Mantovano e il ministero degli Esteri per il lavoro straordinario e silenzioso che hanno fatto per portare a casa questa ragazza".

La giovane romana era stata fermata dalla polizia iraniana a Teheran proprio nel giorno del suo trentesimo compleanno, nel pieno delle manifestazioni degli studenti contro le restrizioni del regime. Alessia Piperno, che sui suoi profili social si definisce "viaggiatrice digitale" e racconta i suoi viaggi come freelance, si trovava in Iran da due mesi.

Tra pochi giorni inizierà il mio settimo anno in viaggio. Eppure quando mi guardo indietro, mi sembra ieri quando caricai il mio primo zaino sulle spalle, per raggiungere la terra dei miei sogni, l'Australia. Al tempo avevo appena compiuto 24 anni, mentre oggi ne compio 30.

Mi ero ripromessa che a 30 anni mi sarei fermata, ed ora eccomi arrivata a questo giorno e mi chiedo "sono pronta a fermarmi?".

No, affatto.

Questi anni sono stati i più belli della mia vita, i più vissuti, dove ho imparato e disimparato così tanto, dove ho incontrato popoli e amici meravigliosi, e dove ho scoperto le vera bellezza del nostro pianeta.

Il mondo e la sua gente mi ha regalato più di quanto potessi desiderare, giorno dopo giorno, anno dopo anno.

Mi sento carica di un energia che non riesco più a contenere solo per me stessa, ma sento il bisogno di doverla condividere con qualcun altro.

Per questo ho deciso di tornare in Pakistan.

Purtroppo un mese fa, una forte alluvione ha colpito il paese del mio cuore, e in più di 365.000 persone hanno perso la loro casa.

Non sono un muratore, non ho idea di come ricostruire una casa, ma anche i miei sogni un tempo mi sembravano impossibili.

Quando il mondo ti da tanto, arriva il momento di dare tu qualcosa al mondo.

"Esprimi un desiderio". Mi ha urlato Haniieeh mentre soffiavo le candeline.

Questa volta non ci ho dovuto pensare, ho un sogno pronto nella testa e nel cuore.

Ricostruire un villaggio in Pakistan.

E sapete qual'e la cosa più assurda?

Che so già che...ci riuscirò.

Il padre di Alessia, Alberto, titolare di una libreria nella zona di Colli Albani, si è sempre detto sicuro che sua figlia "si teneva distante dalla rivolta antigovernativa. Non credo che vi abbia partecipato. Di più non voglio e non saprei dire". L'ultimo contatto con la ragazza era avvenuto proprio la mattina del 28 settembre, per gli auguri di compleanno. La Farnesina aveva poi appurato che la giovane si trovava reclusa nella prigione di Evin e che le sue condizioni di salute erano buone. Proprio quel carcere, che ospita i prigionieri politici, nei giorni successivi all'arresto, è stato scenario di una rivolta nella quale 61 detenuti sono rimasti feriti. Alessia Piperno, però non era rimasta coinvolta nei disordini. "Aspettiamo", ripeteva il papà. E oggi, finalmente, è arrivato l'annuncio della liberazione. Al telefono con i genitori, appena salita sul volo per l'Italia, la giovane blogger si è detta "emozionata e commossa" e ha rassicurato sulle sue condizioni di salute.

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