di SANDRA ECHENIQUE
Il problema casomai sarà sempre quello, maschile o femminile? Come la dobbiamo chiamare pizzaiolo o pizzaiola? Ai posteri l'ardua sentenza, per il momento lasciamo alle spalle il genere e godiamoci la pizza. Voliamo in Messico dove la specialità italiana più famosa al mondo si è ritagliata un'altra fetta di popolarità con la settima edizione del Campeonato de la Pizza 2022, manifestazione organizzata congiuntamente dalla Camara de Comercio e dall'Ambasciata d'Italia. Un modo differente per promuovere la pizza, ammesso che ce ne sia ancora bisogno dal momento che anche in Messico la sua popolarità sta continuando a raggiungere nuovi picchi. Ma non si deve solo mangiarla, perchè la competizione ideata sette anni fa sta ottenendo sempre più i favori del pubblico che anche questa volta ha seguito con gusto, in tutti i sensi, l'evolversi della competizione.
E così arriviamo alla vincitrice, la pizzaiola dell'anno che ha trionfato nella categoria 'Miglior pizza classica'. Si chiama Alexa Paulina Vera, chef che non ha per nulla tradito, anzi tutto il contrario, la tradizione italiana e partenopea della specialità gastronomica più degustata al mondo. E che questa edizione del concorso fosse molto femminile lo si è visto anche passando alla sezione 'Miglior pizza creativa' dove Thalia Cavazos ha sbaragliato tutta la concorrenza. Poi spazio anche agli uomini con David Morales, il numero uno quando si tratta di realizzare una 'pizza estetica' mentre per Alejandro Morales è arrivato il diploma di 'miglior pizzaiolo del Messico'.
È dal 2015 che si svolge il concorso in Messico e ogni anno il successo e la partecipazione di pizzaioli e pubblico è cresciuta in maniera consistente, tanto da regalare alla gran finale della gara un palcoscenico di tutto rilievo, il ristorante 'La Terrazza' che si trova nel celebre centro commerciale di Città del Messico 'Palacio de Hierro' situato nell'esclusivo quartiere di Polanco. Quest'anno sono stati poi davvero numerosi i partecipanti tanto da rendersi necessaria una selezione attraverso due turni di semifinale con i concorrenti provenienti da ogni parte del Messico in particolare da alcuni dei ristoranti italiani più conosciuti del Paese: da 'Ajla Gourmet' di Huixquilucan nella periferia nord della capitale a 'Bottega Napulé' poi 'Fior di Loto', 'Trattoria Vecchio Forno', 'Biuanco Storico' solo per nominarne alcuni.
Gli chef dovevano avere minimo 18 anni, lavorare in Messico, ma senza vincoli di nazionalità. Una particolarità della competizione, la velocità della preparazione della pizza: i concorrenti dovevano preaparla in appena 15 minuti, poi si passava dai giudici con valutazioni dall'1 al 5 in base a diversi criteri tra i quali qualità dell'impasto, ingredienti ed equilibrio tra la composizione e la presentazione. Alcuni ingredienti di base obbligatori come lievito, acqua, sale e farina '00'. Poi mozzarella di bufala e via per creare il meglio. Ma in precedenza si erano valutati anche i curriculum degli chef, in particolare la formazione ricevuta, la qualità e la specificità e ampiezza dell'esperienza lavorativa accumulata. Tutta una serie di elementi che alla fine hanno creato le migliori pizze del Messico, ma solo per il 2022 perchè per il prossimo anni ci si sta già preparando.