Questa volta Papa Francesco non è riuscito a trattenere le lacrime: il conflitto in Ucraina è un qualcosa che proprio non riesce ad accettare e anche ieri, davanti alla statua dell’Immacolata in piazza di Spagna a Roma, il Pontefice è tornato sull’argomento, pregando commosso più che mai e ricevendo gli applausi della folla presente: "Avrei voluto oggi portarti il ringraziamento del popolo ucraino per la pace che da tempo chiediamo al Signore. Invece devo ancora presentarti la supplica dei bambini, degli anziani, dei padri e delle madri, dei giovani di quella terra martoriata", ha detto il Santo Padre. "Ma in realtà noi tutti sappiamo che tu sei con loro e con tutti i sofferenti così come fosti accanto alla croce del tuo Figlio. Guardando a te, che sei senza peccato, possiamo continuare a credere e sperare che sull'odio vinca l'amore”. Il Papa ha affidato tutte le complessità della vita, tra gioie e dolori, alla Madonna nell'atto di venerazione in piazza di Spagna: “Le famiglie in crisi che faticano ad arrivare a fine mese, le giovani coppie, sogni e ansie delle giovani generazioni frenate da una cultura povera di valori”. Bergoglio, per due anni, ha reso omaggio all'Immacolata recandosi a piazza di Spagna all'alba per non creare assembramenti: “Dopo due anni nei quali sono venuto a renderti omaggio da solo sul far del giorno, oggi ritorno a te insieme alla gente di questa Chiesa e di questa Città. E ti porto i ringraziamenti e le suppliche di tutti i tuoi figli, vicini e lontani”. Francesco, rivolgendosi ai giornalisti che gli chiedevano della sua commozione durante l'atto di venerazione, ha risposto: “Sì, è un dolore grande, una sconfitta per l'umanità. Preghiamo eh?”. Il Pontefice si è avvicinato ai cronisti che erano dietro le transenne per salutarli e ha scambiato con loro qualche parola.