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Franco Esposito

Bersaglio e obiettivo super. Esclusivo, clamoroso. Il Qatar voleva comprare l'Europarlamento. Gli sceicchi avrebbero messo a disposizione montagne di denaro. Lo scopo? Il tentativo di migliorare la propria immagine in occasione dei  mondiali di calcio. Quelli del grande scandalo permanente. La clamorosa operazione smascherata a due giornali belgi, Le soir Knack. Le rivelazioni acquisiscono ora valenza di scoop. 

Guidata da Michael Caine, magistrato esperto in corruzione, la Procura di Bruxelles ha indagato su "una presunta organizzazione criminale che operava nel Parlamento europeo", ora sospettata di interferire con la politica Ue a favore del Qatar. Corruzione e riciclaggio di denaro sporco i capi d'imputazione, e su questa base di accusa sono state effettuate perquisizioni. Fermate sette persone. 

Chi sono? Purtroppo sono italiane. L'ex sindacalista della Cgil ed europarlamentare dal 2004 al 2009 Pd, oggi lobbista e presidente dell'Ong Fight Impunity, Pier Antonio Panzeri. Un vecchio amico del Qatar.

Nell'abitazione di Panzeri, già segretario della Camera del Lavoro di Milano, sono stati trovati 600mila euro in contanti. L'ipotesi della Procura è che "servissero per corrompere assistenti e parlamentari europei per consentire al Qatar di ripulire la propria immagine". 

Panzeri e chi altri? Il neo eletto segretario generale della Confederazione Internazionale dei sindacati ex Uil, per undici anni capo della Confederazione dei sindacati europei, Luca Visentini. In esecuzione del mandato di cattura europeo, a conferma del ruolo chiave interpretato da Panzeri, a Calusco D'Adda sono state fermate anche sua moglie, Maria Colleoni, sessantasette anni, e la figlia Silvia, di trentotto. Le due donne sono state tradotte in carcere a Bergamo. 

Una gran bella banda in azione, viene da dire, se le accuse saranno provate. Tra i fermati, anche Niccolò Figa Talamanca della ong No Peace Without Justice, e un assistente parlamentare, Francesco Giorgi. Questi già collaboratore di  Panzeri. E tuttora al lavoro al gruppo S&D e compagno dell'europarlamentare Eva Kaili, L'ex presentatrice televisiva esponente del partito socialista greco Pasok e attualmente uno dei quattordici vice presidenti del Parlamento Europea. 

La casa di Eva Kali è stata oggetto di perquisizione. Lei stessa è stata fermata al termine di una giornata convulsa che, ovviamente, ha attentato la lineare vita quotidiana della Ue. Appresa la clamorosa notizia, il presidente del Pasok, Nicola Androulakis, ha deciso di espellerla immediatamente. Seduta stante. 

Nell'ultima seduta plenaria a Strasburgo, la vice presidente Eva Kali si era resa protagonista di un intervento molto chiaramente filo Doha. "Oggi i mondiali in Qatar sono la prova di come la diplomazia sportiva possa realizzare una trasformazione storica in un Paese con riforme che hanno ispirato il mondo arabo. Io sola ho detto che il Qatar è all'avanguardia nei diritti dei lavoratori, abolendo la kafala. I qatrioti si sono impegnati in una visione per scelta e si sono aperti al mondo".

Un falso storico, una clamorosa gigantesca bugia, finalizzata a raccattare montagne di soldi. L'assist puzzolente a beneficio dei mondiali in Qatar. Lo scorso novembre la Kali aveva incontrato il ministro del lavoro qatariota Ali Bin Samih Al Marri, "accogliendo con favore l'impegno di Doha per i diritti dei lavoratori". Una roba sconcertante, da matti o da interessati all'incasso di mazzettoni di soldi. 

Panzeri e il Qatar erano vecchi amici dal 2019. L'europarlamentare italiano al suo secondo mandato agli sgoccioli, all'epoca presidente del sottocomitato diritti umani del Parlamento europeo, si espresse in termini assai chiari al termine della Conferenza "per combattere l'impunità nelle legge internazionale", ospitata a Doha. Disse al Guf Times: "Il Qatar è sulla strada giusta per le riforme in diversi settori del Paese, può essere considerato un riferimento per i diritti umani e questa conferenza è la migliore indicazione che è sulla strada giusta. Un progetto internazionale guidato dal Qatar è molto importante a livello internazionale e si tratta di sforzi encomiabili. Il Qatar ha avviato uno sviluppo positivo". 

Sviolinate vergognose, solo elogi sperticati al Qatar. La Procura di Bruxelles vuole capire se gli appoggi di Panzeri furono frutto di "pura convinzione". Anche in riferimento alla questione denunciata dal Guardian, riguardo al numero dei lavoratori morti durante la costruzione delle infrastrutture dei Mondiali "va guardata in controluce e statisticamente relativizzata". 

Oggi l'arringa di Panzeri  - "anche in Qatar il processo di affermazione dei diritti è ancora in itinere e va seguito e rafforzato – risulta indubbiamente pesante, nonché indicativa. Lo stesso Luca Visentini, il sindacalista fermato venerdì, si era dimostrato grande amico del Qatar. Dopo la sua elezione segretario generale della Confederazione europea dei sindacati, dichiarò: "è necessario lavorare ancora sulla situazione delle riforme, ma il Qatar dovrebbe essere visto come una storia di successo. La Coppa del mondo è un'opportunità per accelerare il cambiamento e queste riforme possono costituire un buon esempio da estendere ad altre Nazioni che ospitano grandi eventi sportivi".  

Sarebbero coinvolti nel brutto affaire anche una collaboratrice di Marie Arena, attuale presidente della sottocommissione diritti umani, e il belga Marc Tarabella. Entrambi socialisti. La polizia avrebbe messo i sigilli agli uffici. Il giudice belga ha già programmato gli interrogatori degli accusati. Li sentirà alla presenza di un difensore e deciderà entro quarantotto ore se emettere un mandato di arresto. 

Il portavoce della Procura federale di Bruxelles, Eric Van Duyse, ha dichiarato che "le presunte condotte illecite sarebbero avvenute in particolare versando ingenti somme di denaro o offrendo ingenti doni a terzi con una posizione politica e strategica importante all'interno del Parlamento europeo". 

Gli archi italiani hanno suonato per Doha. La magistratura belga ha un forte sospetto tutto da provare. Il concerto per violini è stato eseguito gratuitamente o per soldi? 

In Italia all'attacco la Lega: "Il Pd chiarisca di fronte al Copasir". Il ministro Tajani convocato in Parlamento.