Cristiano Ronaldo piange dopo l'eliminazione (foto da Youtube)

DI MIMMO CARRATELLI

Qatar, un Mondiale micidiale. Ha mandato a casa cinque nazionali campioni del mondo: Germania e Uruguay ai gironi, la Spagna agli ottavi, il Brasile e l'Inghilterra ai quarti. L'Italia non c'è proprio.
Vanno avanti Francia e Argentina. Definite le due semifinali: Francia-Marocco, Argentina-Croazia. Ridotta a una sola la rappresentanza sudamericana. Due squadre europee in gara e la sorpresa africana. 

Il Qatar è il quarto paese più ricco del mondo dopo Lussemburgo, Irlanda e Singapore, davanti a Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Norvegia e Usa. 

Ha investito 220 miliardi di dollari nell'organizzazione del Mondiale 2022 e nella costruzione degli otto stadi in cinque città. Lo stadio Lusail, il più grande, ha una capienza di 88.966 posti e sarà sede della finale il 18 dicembre. 

Il monte-premi del Mondiale è di 440 milioni di dollari: alla squadra campione saranno destinati 42 milioni di dollari. Le entrate previste del Mondiale ammontano a 4,7 miliardi di dollari in diritti televisivi, marketing e biglietti delle partite. Si sono qualificate per la fase in Qatar 32 squadre per un totale di 851 calciatori. 

In questo posto mediorientale che si chiama Qatar, poco più grande dell'Abruzzo e metà della Lombardia, si sta giocando la ventiduesima edizione dei Campionati mondiali di calcio destinata a Doha nel 2010 da Blatter, presidente Fifa, e Platini, presidente Uefa, con addobbo di trucchi e tangenti, alti interventi francesi, l'acquisizione del Paris Saint Germain da parte della Qatar Investment Authority per 64 milioni di euro e una votazione taroccata che eliminò la candidatura degli Usa e dette via libera al pallone sul Golfo Persico. 

Nel paese produttore di 1,5 milioni di barili di petrolio al giorno e fornitore di sabbia per le clessidre di tutto il mondo, l'Italia è due volte assente. Non c'è al Mondiale dell'emiro al-Thani la nazionale azzurra e non c'è Paola Ferrari, televisiva signora delle domeniche sportive, eliminata dalla squadra Rai nella competizione mondiale. 

In compenso l'Italia sfonda con il pescarese Mario Ferri alla dodicesima invasione di campo in partite internazionali dilagando sul prato dello stadio Lusail, durante Portogallo-Uruguay, con una proibitissima bandiera arcobaleno. 

Il Qatar segna un evento storico. Registra il nuovo sfacelo dopo 82 anni dello storico Asse nella seconda guerra mondiale. 

L'Italia neanche arriva in Qatar, la Germania viene tradita dal Giappone che la supera nel confronto diretto e, poi, battendo la Spagna vince il girone filando negli ottavi con i tedeschi fatti definitivamente fuori dalla Spagna franchista per differenza-reti. 

Un barbiere troppo deciso nella rasatura dei capelli di Cristiano Ronaldo impedisce a CR7 di spettinarsi sul cross di Bruno Fernandes contro l'Uruguay mancando proprio di un capello il gol di testa che l'avrebbe fatto felice e che, contro ogni evidenza, rivendica braccia al cielo, bugiardo più che mai, la Fifa assegna il gol a Bruno Fernandes, il trascinatore dei portoghesi verso gli ottavi. 

Con un palo e tre gol falliti di Lukaku nel match decisivo contro la Croazia, il Belgio abbandona il Qatar in circostanze omeriche. De Bruyne, in dissenso coi compagni e con l'allenatore, si ritira come Achille sotto la tenda dello sdegno e, quando ne esce, esce dal Mondiale con tutta la squadra. 

STELLA 

C'è finalmente una "stella" splendente al Mondiale del Qatar. Mbappè con cinque reti balza in testa nella classifica dei cannonieri. È un giocatore da Far West, la pistola sempre calda, la mira infallibile, i proiettili perforanti. Va via come il vento quando accelera (si calcola a 35 chilometri all'ora), ha il fisico dei duri e una faccia che punisce.  Kylian Mbappé, 23 anni, l'asso del Paris Saint Germain che l'ha preso dal Monaco per 145 milioni più 35 di bonus, accompagna la Francia ai quarti decidendo l'ottavo di finale con la Polonia (3-1)

La Francia, campione del mondo in carica, affronterà l'Inghilterra nel quarto di finale del 10 dicembre.   

L'Inghilterra ha inventato il calcio, ma ha un palmares mondiale modesto. Non ha voluto partecipare ai primi tre campionati (1930, 1934, 1938) in polemica con la Fifa. Tre volte non si è qualificata (1974, 1978, 1994). Quattro volte è stata eliminata ai quarti. Due volte è arrivata quarta (nel 1990 perse la finale per il terzo posto a Bari contro l'Italia che vinse 2-0, gol di Baggio e Schillaci). Una sola volta ha vinto (1966) giocando in casa e battendo in finale la Germania ai supplementari (4-2) con il gol-fantasma di Hurst che portò gli inglesi sul 3-2: palla contro la traversa e rimbalzo sulla linea di porta, gol/non-gol, il guardalinee russo Bakhramov assegnò la rete.

Nella nazionale inglese giocano tutti calciatori della Premier League con la sola eccezione di Jude Bellingham tesserato per il Borussia Dortmund. Bellingham, 19 anni, mezz'ala, è la nuova "stella" del calcio inglese. A otto anni entrò nelle squadre-baby del Birmingham. Esordio in prima squadra a 16 anni e 63 giorni. Dal Birmingham è passato al Borussia per 25 milioni. Oggi, il club tedesco chiede 120 milioni per la cessione del giocatore. Lo vorrebbe il Liverpool.

CAMPIONI

La Francia è la nazionale campione del mondo in carica (2018 in Russia, finale Francia-Croazia 4-2). A Mosca schierò questa formazione: Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Pogba, Kanté (55' N'Zonzi); Mbappè, Griezmann, Matuidi (73' Tolisso); Giroud (81' Fekir). Autogol di Mandzukic e reti di Griezmann, Pogba e Mbappè. 

Il Brasile non vince il Mondiale dal 2002 (Brasile-Germania 2-0), la Spagna dal 2010 (Spagna-Olanda 1-0 d.t.s), l'Argentina dal 1986 (Argentina-Germania 3-2), l'Inghilterra dal 1966 (Inghilterra-Germania 4-2 d.t.s.). 

Le squadre campioni del mondo sono: 5 volte Brasile (1958, 1962, 1970, 1994, 2002), 4 Italia (1934, 1938, 1982, 2006), 4 Germania (1954, 1974, 1990, 2014), 2 Argentina (1978, 1986), 2 Francia (1998, 2018), 2 Uruguay (1930, 1950), 1 Spagna (2010), 1 Inghilterra (1966). 

PUBBLICO 

In Qatar, 2.754.599 spettatori hanno assistito alle 48 partite degli otto gironi di qualificazione agli ottavi. Per fare numero sugli spalti, si è parlato di finti spettatori, reclutati tra gli operai che hanno costruito gli stadi del Mondiale e addobbati con i colori delle squadre che erano in campo. 

Il girone comprendente Argentina, Polonia, Messico e Arabia Saudita ha fatto registrare il maggior numero di spettatori (389.680). 

La partita più seguita è stata Argentina-Messico 2-0 (88.966 spettatori), poi Portogallo-Uruguay 2-0 (88.668), Argentina-Arabia Saudita (88.012), Arabia Saudita-Messico 1-2 (84.985). 

DONNA

La francese Stephanie Frappart, 38 anni, 1,64, è stata la prima donna-arbitro ai Mondiali. Ha diretto Germania-Costa Rica 4-2, coaudiuvata dalla brasiliana Neuza Ines Back e dalla messicana Karen Diaz Medina. 

GIOIELLO
Nella nazionale inglese giocano tutti calciatori della Premier League con la sola eccezione di Jude Bellingham tesserato per il Borussia Dortmund. Bellingham, 19 anni, mezz'ala, è la nuova "stella" del calcio inglese. A otto anni entrò nelle squadre-baby del Birmingham. Esordio in prima squadra a 16 anni e 63 giorni. Dal Birmingham è passato al Borussia per 25 milioni. Oggi, il club tedesco chiede 120 milioni per la cessione del giocatore. Lo vorrebbe il Liverpool.
GOL FANTASMA
L'Inghilterra ha inventato il calcio, ma ha un palmares mondiale modesto. Non ha voluto partecipare ai primi tre campionati (1930, 1934, 1938) in polemica con la Fifa. Tre volte non si è qualificata (1974, 1978, 1994). Quattro volte è stata eliminata ai quarti. Due volte è arrivata quarta (nel 1990 perse la finale per il terzo posto a Bari contro l'Italia che vinse 2-0, gol di Baggio e Schillaci). Una sola volta ha vinto (1966) giocando in casa e battendo in finale la Germania ai supplementari (4-2) con il gol-fantasma di Hurst che portò gli inglesi sul 3-2: palla contro la traversa e rimbalzo sulla linea di porta, gol/non-gol, il guardalinee russo Bakhramov assegnò la rete.

 

GIROUD

Non è Mbappé che porta la Francia in semifinale, è il vecchio Giroud del Milan, 36 anni, a siglare la vittoria transalpina sull'Inghilterra (2-1) nell'ultimo quarto di finale in programma. Decisivo il suo gol di testa (78' cross di Griezmann). 

La Francia era andata in vantaggio molto presto con un tiro dalla distanza del centrocampista Tchouameni, in ritardo Pickford (17'). 

Dopo il vantaggio francese, l'Inghilterra veniva fuori a giocare la sua partita con un possesso-palla superiore, ma lento, permettendo ai francesi di stringere le marcature a uomo. 

KANE

Era un altro "vecchio" a tirar su l'Inghilterra, il quasi trentenne Harry Kane. Nel primo tempo impegnava due volte Lloris (22' e 29'). 

La Francia amministrava saggiamente la partita senza esporsi, contenendo il palleggio degli inglesi. 

Nella ripresa, per un fallo di Tchameni su Saka, il più brillante dei britannici, scattava il rigore che Kane metteva a segno (53') per l'uno a uno. 

Ma poi era lo stesso Kane, sul 2-1 per la Francia, a fallire il secondo penalty per atterramento di Theo Hernandez ai danni di Mount. 

I rigori del match sono stati una sfida "casalinga" fra Kane del Tottenham e il portiere francese Lloris anch'egli del Tottenham. Kane falliva il secondo penalty, sparando fuori (84'). Poteva essere il 2-2. 

MBAPPE

C'è stato poco Mbappé nella Francia che ha giocato molto a destra sull'asse Griezmann-Dembele. Anche Giroud, sotto il controllo del massiccio Maguire, aveva poche chance, ma ha sfruttato l'unica possibile e decisiva. 

Su Mbappé giocava il terzino Walker, appena poco più veloce del francese. In raddoppio accorreva il mediano Henderson. Il computo finale dei tiri in porta è stato di 7-5 per l'Inghilterra. Mbappé non ha mai tirato. 

PALMARES

Francia campione del mondo 1998 (3-0 al Brasile) e 2018 (4-2 alla Croazia). Una volta finalista, battuta dall'Italia ai rigori nel 2006. Due volte terza: 6-3 alla Germania nel 1958, 4-2 al Belgio nel 1986. 

STRATEGA

Il Marocco elimina il Portogallo (1-0) e fila in semifinale, traguardo mai raggiunto da una nazionale africana. È la vittoria di Walid Regragui, 47 anni, nato nella regione di Parigi da famiglia marocchina, allenatore in Francia di Tolosa, Ajaccio, Digione, Grenoble, c.t. imbattuto del Marocco con otto gare dirette, cinque vittorie e tre pareggi. 

Ha portato la nazionale africana in semifinale subendo un solo gol (dal Canada!), rimanendo con la porta imbattuta contro Croazia, Belgio, Spagna e Portogallo. Una difesa-record in Qatar. 

DIFESA

Il Marocco di Regragui si difende a cinque arretrando il centrocampista Amallah sulla linea dei quattro difensori Hakimi-El Yamiq-Saiss-Attiat. Davanti alla difesa gioca il fiorentino Amrabat. In copertura, ma anche pronti a fiondare il contropiede, Ziyech-Ounahi-Boufal. Punta avanzata En Nesyri. 

Il Marocco gioca compatto in venti/trenta metri. Contro il Portogallo, la difesa ha retto anche quando ha perduto il regista difensivo Saiss (57') per infortunio e ha retto l'assalto finale del Portogallo anche quando la squadra è rimasta in dieci (93' espulso l'attaccante Cheddira per doppia ammonizion). 

C'era da giocare ancora un quarto d'ora (otto minuti di recupero). 

IMPRESA

La qualificazione del Marocco alle semifinali in Qatar è un'autentica impresa, però costruita, non fortuita e neanche fortunata. 

Il Marocco ha giocato con lo spirito e una grande concretezza di squadra per andare avanti. Nei gironi ha fatto fuori il Belgio. Negli ottavi ha eliminato la Spagna ai rigori. 

PORTIERE

Yassine Bounou, nato in Canada, gioca nel Siviglia, è stato un protagonista. Ha sventato due rigori della Spagna negli ottavi. Contro il Portogallo ha negato il gol due volte a Felix (5' e 83' deviando in coner), una volta a Ronaldo (91' bloccando in due tempi il tiro ravvicinato). 

CRISTIANO RONALDO

Un altro che se ne va dal Mondiale in Qatar. Cristiano Ronaldo dopo il brasiliano Neymar. 

CR7 ha iniziato in panchina la semifinale col Marocco. È entrato al 51', tre volte fermato e poi l'occasione del pareggio fallita nel finale. In questo Mondiale, ha giocato tre partite senza finirle (un gol su rigore al Ghana), due volte è entrato dalla panchina senza incidere. 

Grandi proteste quando il ct Fernando Santos lo ha escluso al 65' dal match con la Corea del sud. Ma nel Portogallo eliminato dal Marocco non ha inciso neanche il milanista Leao quando è entrato al posto di Gonzalo Ramos (69'), il gioiello del Benfica che aveva fatto tre gol alla Svizzera, ma s'è sgonfiato contro il Marocco, appena un colpo di testa, fuori.