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Alta tensione nella maggioranza di centrodestra. La scelta di accantonare lo “scudo fiscale” per gli evasori, ha messo gli uni contro gli altri meloniani e berlusconiani. In particolare, tra le forze a sostegno del governo, il giorno dopo l’accantonamento dell’emendamento, è andato in scena un vero e proprio “scaricabarile” per quanto concerne le relative responsabilità.

Per il ministro dello Sviluppo economico Adolfo Urso, espressione di FdI, l’unica artefice dell’iniziativa sarebbe stata FI. «È una richiesta di Forza Italia, una delle forze di maggioranza” ha detto l’esponente della destra.

Una ricostruzione, la sua, diversa rispetto a quella fornita invece dal forzista Francesco Paolo Sisto (viceministro alla Giustizia) il quale ha attribuito (anche) al ministero del Tesoro di Giancarlo Giorgetti e al suo viceministro Maurizio Leo (FdI) un ruolo di primo piano nella vicenda: “La proposta sullo scudo fiscale? Nasce da uno studio interministeriale, promosso dal ministero dell’Economia e dal ministero della Giustizia”.