Manovra al “serrate finale”. Si lavora duro in questi giorni per giungere all’approvazione della nuova legge prima della fine dell’anno, scongiurando, così, lo spettro dell’esercizio provvisorio. La Commissione Bilancio della Camera è al lavoro, sia pur tra scintille e tensioni (tra maggioranza e opposizione), per esaminare i rilievi mossi dalla Ragioneria dello Stato. In particolare, le nuove misure “attenzionate” dai super-tecnici sono 44. Tra queste spiccano la Carta giovani e lo smart working. Nel primo caso sotto la lente d'ingrandimento è finita la modalità con cui sono state scritte le coperture per l’annualità 2023, mentre, nel secondo caso, i dubbi riguardano il mondo della scuola e la sostituzione del personale scolastico a cui è stato concesso il lavoro agile. Ancora. La Commissione è chiamata a votare modifiche ed a stralciare, dal testo, i 450 milioni di euro destinati ai Comuni, rimasti però senza copertura. Una volta risolti questi “problemi”, il testo - da cui non è stata stralciata la norma che prevede il permesso di abbattimento dei cinghiali nelle aree urbane - potrà approdare in Aula dove è certo che il governo chiederà la fiducia oggi (le dichiarazioni di voto inizieranno alle 19.30), con il voto finale atteso alla vigilia di Natale. A quel punto, una volta incassato il “sì”, la Manovra potrà passare all’esame dell’altro ramo del Parlamento (il Senato) per il secondo, decisivo e definitivo via libera. Lavori a parte, non sono mancati, in queste ore, scontri tra governo e forze di minoranza. "Giorgia Meloni? Nel 2019 attaccava Conte, ora fa le sue stesse schifezze" ha sbottato Matteo Renzi (Iv) via social. "Questa legge di bilancio è la più pasticciata degli ultimi 20 anni. Ancora oggi non sappiamo bene quale sarà il testo che verrà votato” gli ha fatto eco il segretario del Pd Enrico Letta. "Mi sembra che, sia pur tra mille difficoltà, anche di rodaggio, con giorni complessi per la legge di bilancio e nonostante tutto quello che si può e dovrà migliorare, si può dire che rispetto a chi auspicava e prefigurava la partenza della nostra maggioranza e governo come una catastrofe, tutto il racconto fatto contro di noi sta tornando indietro come un boomerang" si è limitata a dire (almeno a voler dar retta ai rumors) la premier Giorgia Meloni incontrando i suoi parlamentari per lo scambio degli auguri. "Siamo stati eletti per questo", ha invece detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti a chi gli chiedeva se la manovra fosse stata pensata per gli italiani.