Gente d'Italia

Filomena Narducci: “Servizi consolari deficitari con personale insufficiente, Comites inesistente”

Filomena Narducci

DI FILOMENA NARDUCCI

Gentile Direttore,

Da queste pagine voglio inviare i migliori auguri per l' anno 2023 a Lei, ai suoi collaboratori, alle nostre associazioni, ai nostri enti e a tutte le donne e gli uomini che danno vita alla nostra cara collettivitá.

Finisce un anno che per noi, italiani residenti in Uruguay, è stato molto difficile con I servizi consolari sempre piú deficitari e meno accessibili ai cittadini.

Con un Comites che non sappiamo dove agisca e a chi rappresenta. Dalla sua installazione alla fine dell' anno 2021, non ha avuto quasi contatto con la collettivitá. Non diffonde i verbali delle assemblee plenarie , non informa sulla loro attività e sulle iniziative svolte. La realtá é che non rappresenta i nostri interessi come collettivitá e non difende i nostri diritti come cittadini. Il fatto di aver voluto abolire la lingua italiana come lingua ufficiale del Comites lo dimostra. Lo stesso succede con la rappresentanza nel Consiglio Generale degli italiani all' Estero (CGIE).

Per chi lavora nei diversi livelli dentro e per la nostra collettivitá, quello che stiamo vivendo oggi ci è totalmente sconosciuto. 

Sono sempre di piú le persone che seguendo le indicazioni del PRENOTAMI non riescono ad ottenere un appuntamento per la pratica di Cittadinanza. Non  esagerano  quando dicono che gli unici che trovano gli appuntamenti sono le agenzie  private facendosi pagare delle  cifre profumate. Purtroppo questa é la triste realtá.

Un' altra situazione critica é quella dei cittadini/ne che dopo aver atteso circa quattro anni per ottenere il riconoscimento della Cittadinanza per matrimonio, dovuto al sistema di monitoraggio del portale,  ricevono poca informazione ma anche poco sostegno da parte delle autoritá, avendo molti di loro perso per questo motivo il diritto al giuramento di fedeltá.

Non parliamo del FAST-IT che viene presentato come la bacchetta magica che risolve tutti I nostri problemi nonostante la realtà dimostri il contrario.

Lo stesso possiamo dire per gli appuntamenti per il rilascio/rinnovo del passaporto.

Di fronte a diverse situazioni critiche la risposta della Cancelleria Consolare é stata quella di radicare le colpe nelle tre elezioni che si sono svolte nell' arco dell' ultimo anno e gli sforzi fatti dal personale.

Chi ha vissuto molte elezioni e campagne elettorali sia da spettatore che da protagonista può affermare, che queste ultime elezioni non hanno avuto dei precedenti e sono rimaste regístrate nella storia delle nostre elezioni in Uruguay, come quelle che sono state realizzate di maniera quasi clandestina e con poca pubblicitá.

Da un po' di mesi la Cancelleria Consolare ha la sua sede indipendente ma la situazione non é cambiata. Ogni qualvolta che riducono un servizio o non mettono degli appuntamenti ci sentiamo dire che sono le direttive del Ministero. Forse lo sono e noi non lo sappiamo. Per questo motivo non bisogna tenersi i dubbi. Corrisponde domandare a chi in questa materia decide.

Occorre lottare affinché nell' anno 2023 il neo-Sottosegretario agli Esteri con delega per gli italiani all' estero ed il Direttore delle politiche per I cittadini all' estero Luigi Maria Vignali ci rispondano:

Perché hanno costruito  una sede con grandi vetrate ma senza aumentare l' organico per dare risposta alla grossa richiesta di servizi?

Perché prima di riorganizzare il lavoro interno (ed ultimamente stiamo vedendo molta rotazione del personale nelle diverse aree) non si ascolta la collettivitá nei diversi livelli di organizzazione? Non sarebbe positivo ascoltare la voce dell' utente?

In America Meridionale, dopo l' Argentina ed il Brasile siamo il terzo paese in quantitá d' italiani residenti. Non siamo pochi. Per questo come paese e come collettività ci meritiamo almeno un Consolato di Prima Categoria, che capisca i problemi dei connazionali, che ascolti la gente, cerchi delle soluzioni e renda degno il diritto ai servizi.

Questa triste e complessa realtà dovrebbe motivarci come collettivitá e spingerci ad identificare i nostri problemi e le nostre necessità, delineare gli obiettivi e le prioritá e lavorare insieme per ottenere dei risultati che ci occorrono e che ci meritiamo.

Gentile Direttore, mi auguro che questo quotidiano, che da sempre dà voce alle attivitá della nostra collettivitá, che é stato colpito anche da queste politiche, nel 2023 riceva la giustizia che  merita e torni a circolare in tutto il paese nella sua versione cartacea.

I piú sinceri auguri di un felice Natale ed un Buon inizio di anno 2023!!!

Con cordialitá

Filomena Narducci*

Giá Consigliere Comites

Giá Componente del Comitato di Presidenza del CGIE

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Estimado Director,

Desde estas páginas quiero enviar los mejores augurios para el año 2023  a Ud, a su equipo, a nuestras asociaciones, nuestros entes y a todas la mujeres y hombres que dan vida a nuestra querida colectividad.

Se cierra un año  que ha sido difícil para nosotros, italianos residentes en Uruguay,  donde los servicios consulares han sido cada día más deficitarios y menos accesibles para los ciudadanos.

Con un Comites que no sabemos donde actúa y a quien representa. Desde su instalación a fines del 2021,  no ha  tenido casi contacto con la colectividad. No  difunden sus actas, no informan sobre su accionar y sus iniciativas. La realidad es que no representan  nuestros  intereses como colectividad y no defienden nuestros derechos como ciudadanos. El hecho de querer abolir la lengua italiana como lengua oficial del Comites lo demuestra. Lo mismo sucede con la representación en el Consejo General de los Italianos en el Exterior (CGIE).

Para aquellas/os que desde distintos lugares llevamos muchos años trabajando en y para nuestra colectividad,  lo que estamos viviendo hoy nos es  totalmente desconocido.

Son cada vez más las personas que cumpliendo las indicaciones de PRENOTAMI no logran obtener un turno para su ciudadanía. No exageran cuando dicen que los únicos que los consiguen cobrando cifras importantes,  son los gestores. Lamentablemente es la triste realidad.

Otra situación crítica es la de los ciudadanos/as que después de esperar cuatro años para el reconocimiento de su ciudadanía por matrimonio, debido al sistema de seguimiento en el portal,  reciben poca información pero también poco apoyo por parte de las autoridades, habiendo perdido muchos de ellos, por estos motivos, el derecho al juramento de fidelidad.

No hablemos del FAST-IT que se presenta como la  vara mágica que resuelve todos los problemas aunque  la realidad demuestre lo contrario.

Lo mismo podemos decir de los turnos para el pasaporte, etc.

Ante el planteo de diversas situaciones críticas la respuesta de la Cancillería ha sido que la culpa radica en las tres elecciones que se realizaron el último año y los esfuerzos que las mismas implicaron para todo el personal. 

Quienes hemos vivido  muchas elecciones y campañas electorales sea como espectadores o como protagonistas podemos afirmar,  que estas últimas no han tenido precedentes  y han quedado registradas  en la historia de nuestras  elecciones en Uruguay, como aquellas que se realizaron en forma casi clandestina y con poca publicidad.  

Desde hace unos meses la Cancillería tiene su sede independiente pero la situación no ha variado. Cada vez que  reducen  un servicio o no ponen turnos,  sentimos decir que son las directivas del Ministerio. Tal vez lo sean y nosotros no lo sabemos. Por eso no hay que quedarse con las dudas y corresponde preguntar  a quien en esta materia decide. Hay que luchar para que en el año 2023 el neo Subsecretario de Exteriores con mandato para los italianos en el exterior   y el Director de  las políticas para los ciudadanos italianos en el exterior  Luigi Maria Vignali nos respondan:

Por qué en Uruguay construyeron una sede con mucho cristal  pero sin aumentar el número de funcionarios para atender la gran demanda de servicios?

Por qué previo a la organización del trabajo interno, y últimamente estamos viendo mucha rotación de personal en las distintas secciones, no se escucha a la colectividad en todos sus niveles de organización?  No sería bueno escuchar la voz del usuario?

En América del Sur somos el tercer país después de Argentina y Brasil en cantidad de italianos residentes. No somos pocos. Por eso como país y como colectividad  nos merecemos tener un Consulado de Primera categoría. Que entienda los problemas de los connacionales, que escuche a la gente, busque soluciones y dignifique el derecho a los servicios.

Esta triste y compleja realidad nos tiene que motivar como colectividad, para identificar nuestros problemas y necesidades, marcar objetivos y prioridades y trabajar  juntos para  obtener los resultados que necesitamos y nos merecemos.

Estimado director espero que este diario, que ha siempre publicado las  actividades de nuestra colectividad y que también ha sido perjudicado por estas políticas,  en el 2023 reciba la justicia que merece y vuelva en su versión impresa , circulando por todo el país. 

Sinceros deseos de una feliz navidad y  buen inicio de año 2023!!!

Con cordialidad 

Filomena Narducci

Ex consejera Comités- Ex integrante del Comité de Presidencia del CGIE

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