Gli anziani che fanno tra 6000 e 9000 passi al giorno hanno una riduzione del 40-50% del rischio di avere un infarto o un ictus. Riduzione rispetto a coloro che ne fanno in media 2.000. A portare ulteriori prove dei benefici di un‘attività fisica semplice e accessibile, come camminare, è una ricerca condotta dal consorzio internazionale di ricerca Steps for Health Collaborative. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista ‘Circulation’. Con una precedente analisi, il team aveva già mostrato che più movimento era associato a benefici per la longevità e a un minor rischio di morte per tutte le cause tra gli anziani.

Il rapporto tra il camminare e le malattie cardiovascolari - Nel nuovo studio il team si è concentrato sul rapporto tra passi e malattie cardiovascolari e i risultati sono stati simili. Dalla meta-analisi di 8 studi, per un totale di più di 20.000 persone coinvolte provenienti da 43 paesi, ha mostrato chetra i giovani adulti, non è stato rilevato alcun legame tra i passi al giorno e il rischio cardiovascolare. Ma per gli anziani over 60 anni, percorrere 6.000 passi al giorno era collegato a un rischio notevolmente inferiore di andare incontro a un evento o a una malattia cardiovascolare. Se poi si accumulano più passi al giorno, c’è un rischio progressivamente inferiore”, afferma l’autrice principale, Amanda Paluch, professoressa di kinesiologia presso l’Università del Massachusetts Amherst, negli Usa.

Incoraggiare gli anziani a fare più passi - Il messaggio dei ricercatori è incoraggiare gli anziani meno attivi a fare più passi. “Per coloro che fanno 2.000 o 3.000 passi al giorno – spiegano, fare un po’ di più può significare molto per la salute del loro cuore”. Quanto invece all’intensità della camminata o la velocità con cui venivano fatti i passi “non abbiamo trovato alcuna associazione”.