DI STEFANO CASINI
 

L'Hotel del Prado è un edificio storico che si trova nel quartiere del Prado, a suo tempo, il più chic della capitale Montevideo.

Fu costruito nel 1912 su progetto degli architetti Giovanni Veltroni e Jules Knab e dichiarato Monumento Storico Nazionale nel 1975, essendo stato inaugurato il 15 settembre del 1912. 

Come abbiamo già ricordato in altre occasioni, Giovanni Veltroni, assieme ad altri grandi architetti e ingegneri italiani, é stato il progettista di palazzi emblematici, come la sede del Banco República, nella Cittá Vecchia.

Giovanni Veltroni

Ai suoi inizi, l'Hotel del Prado, accoglieva l'aristocrazia di Montevideo dell'epoca. Elegantissimo,  godeva di sala da tè, casinò e le feste che venivano offerte al pubblico d'élite. Fu visitato da personaggi importanti: alcune cronache di quel periodo, riportano, ad esempio, che l'allora Principe di Galles Edoardo VIII, erede al trono britannico, visitò l'Hotel del Prado durante il suo soggiorno a Montevideo. 

Sebbene sia noto come "Hotel del Prado", per via della sua posizione geografica, non ha mai funzionato come un albergo. Il nome deriva dal fatto che fu costruito sulle fondamenta del vecchio Hotel "El Recreo del Prado", dove era tradizione che gli sposi di tutto il paese trascorressero la loro luna di miele.

QUEI MONUMENTI DAVANTI ALL'HOTEL DEL PRADO

Nei dintorni dell'Hotel del Prado si trova la fontana Cordier, con una scultura centrale opera del francese Louis Cordier, simbolo dell'unione del Río de la Plata e dei due fiumi che lo formano (Uruguay e Paraná) che sono rappresentati da tre figure di donne circondate da animali selvatici. La fontana fu inaugurata il 25 agosto del 1916 al centro di Plaza Independencia, ma nel marzo 1922, fu trasferita nella sede attuale.

IL CLASSICO SPAZIO PER FESTE

L'Hotel del Prado fu concepito, dal principio, come spazio per feste e riunioni e tutt'oggi funziona, privatamente come tale. Copre un'area di 1.200 metri quadrati delimitata dalle vie Carlos María Pena, Julio Mendilaharsu e Gabriela Mistral. 

Il Parco El Prado è pubblico e si trova in un luogo di ricreazione fondato nel 1873. La proprietà copre un totale di ben 106 ettari di terreno, intorno al Arroyo Miguelete.

Le strade che circondano l'Hotel del Prado portano nomi di rinnomati scrittori come: Delmira Agustini, María Eugenia Vaz Ferreira, Gabriela Mistral, Esther de Cáceres, Alfonsina Storni e Clara Silva.

Fu costruito nel 1912, su progetto originale del tedesco Jules Knab e Giovanni Veltroni. Knab aveva vinto il concorso indetto dal comune di Montevideo nell'anno 1908. Le caratteristiche dell'elegantissimo immobile hanno un carattere e un linguaggio prettamente accademici e  una rigida simmetria. Aveva una sala principale e due sale minori annesse. Comprendeva due volumi di altezza inferiore verso il retro per i servizi.

Piazzato strategicamente nel grande Parco del Prado, questo albergo è stato concepito e considerato un centro di aggregazione sociale fino al 1960, poi, per mancanza di manutenzione e usi impropri é stato abbandonato.

É stato il settore privato ad interessarsi per far tornare l'Hotel del Prado allo splendore di oltre 1 secolo fa. Per il suo recupero è stata infatti utilizzata una concessione privata in cambio dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione dell'albergo e dintorni. É stato imprescindibile ampliare le sale. la cucina e l'area di servizio per servire 800 persone e poter ospitare anche 2 eventi simultaneamente. 

Essendo un Monumento Storico Nazionale, non poteva cambiare struttura e frontespizio, ma, la marcata simmetria dell'edificio, ha portato alla realizzazione di due nuovi ambienti di 200 mq, che occupano parte del terrazzo, con una splendida vista sul parco e due volumi di altezza inferiore, inseriti nel piano interrato per dare spazio ad i nuovi servizi.

L'Hotel del Prado ha una struttura in ferro e vetro che consente la reversibilità dell'intervento modernizzatore e mette in evidenza l'ampliamento grazie a una struttura differenziata e legata ai vecchi padiglioni del parco. Il sincretismo storico tra le nuove strutture e l'edificio del 1912, è dato dalle aperture dello stesso palazzo con molti elementi in vetro che articolano i due volumi. Le cucine sono state aggiornate con criteri simili, legate agli stessi criteri con pareti cieche.

Il nuovo accesso nella zona posteriore é stato trasformato nell'accesso principale, aggiungendo una zona d'ingresso e una tettoia in ferro e vetro. Attorno al magnifico palazzo sono state restaurate le statue, i lampadari in ghisa e la fontana, chiamata "del encuentro de las aguas", opera dello scultore francese Henri Cordier.

IL GRANDE SALTO DEL 2002

Grazie ad un intelligente coordinamento tra pubblico e privato per salvare un edificio di grande interesse per la collettività in generale e per la città di Montevideo e del Prado in particolare, nell'anno 2002, la IMM con una ditta privata, hanno sigillato un accordo che ha riportato splendore all'Hotel del Prado. Non sempre gli accordi tra pubblico e privato portano a risultati ottimi, ma, fortunatamente il riciclo dell'Hotel del Prado é stato un successone. É stato migliorato significativamente l'edificio originale, senza mutilare le strutture esistenti e dando grande gerarchia al luogo con un gioco intelligente di geometrie senza tempo.

Per la ristruttura generale sono stati utilizzato comunque linguaggi contemporanei, giungendo alla conclusione che il palazzo aveva bisogno di quelle quinte nere e trasparenti e che senza di esse sarebbe rimasto incompiuto.

Premio Speciale per il Restauro e il Riciclo del Patrimonio Architettonico, l'Hotel del Prado ha marcato un'epoca d'oro dell'Uruguay e non poteva mancare uno dei piú grandi costruttori italiani del secolo XIX e XX, Giovanni Veltroni.