David Sassoli (Depositphotos)

BRUXELLES - "È passato un anno da quando David Sassoli ci ha lasciati. Da quando abbiamo perso uno di noi - un leader, un amico, un combattente per la giustizia sociale. I suoi valori di democrazia, la sua fede in un mondo giusto, la sua determinazione a proteggere i più vulnerabili, ci risuonano ancora oggi. Grazie David".

Così la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel primo anniversario della morte di David Sassoli, il politico italiano morto l'11 gennaio dell'anno scorso ad Aviano, all'età di 65 anni.
"L'ex presidente del Parlamento David Sassoli è venuto a mancare oggi un anno fa, dopo decenni a difendere i valori dell'UE", è stato sottolineato a Bruxelles dove oggi è stato commemorato, prima nella sede del Parlamento e, nel pomeriggio, nel corso di una funzione religiosa.
"L'Unione europea non è un incidente della storia... Non siamo un incidente nella storia", disse Sassoli durante il suo discorso di insediamento, nel luglio 2019, come presidente del Parlamento europeo.
È stato il settimo italiano a ricoprire quella carica, il secondo dalle elezioni dirette del Parlamento nel 1979.
Giornalista, il suo ingresso in politica è coinciso con la sua candidatura nel Partito democratico alle elezioni europee del 2009, come capogruppo nella circoscrizione del Centro Italia.
Sassoli è stato per tre mandati consecutivi al Parlamento europeo. Il 1° luglio 2014 è stato eletto vicepresidente con delega alla politica mediterranea, al bilancio e agli edifici. È stato riconfermato vicepresidente nel gennaio 2017.
"L'impegno di Sassoli per il progetto europeo e l'instancabile difesa dei valori democratici ha brillato in più di un'occasione durante il suo mandato in Parlamento", ricordano da Bruxelles. "Si è ripetutamente alzato in difesa dei diritti umani negati ai cittadini dell'UE e ai cittadini extracomunitari da regimi autoritari. Si è adoperato per far sentire la voce dei cittadini, in particolare dei più deboli. Si è battuto per rafforzare la dimensione sociale dell'UE e ha denunciato la riluttanza dell'Europa ad assumersi i propri doveri politici nei confronti dei paesi in via di sviluppo sui vaccini".
Sassoli "ha invitato i suoi concittadini europei ad accogliere coloro che fuggono dalla guerra e dalla fame, che guardano all'Europa come a una terra di speranza. Nel 2020, quando l'Europa ha affrontato la più grave ondata di COVID-19, Sassoli ha lottato affinché il Parlamento rimanesse attivo durante i mesi più critici della pandemia".