ROMA – Si è tenuta alla Camera dei Deputati la conferenza stampa promossa dal deputato del Pd Fabio Porta (Ripartizione America Meridionale) di presentazione dell'evento "Fare Impresa-Italia" che si terrà il 31 gennaio a Roma presso San Lorenzo degli Speziali al Foro Romano e che è organizzato da Economia Italiae. Alla conferenza stampa hanno partecipato: Giuliano Casale (Presidente Economia Italiae), Alberto Improda (Presidente Impresa Italia), Angelo Argento (Presidente Cultura Italiae), Alberto Luna (Talent Garden) e l'avvocato Andrea Catizone. "Fare Imprese-Italia: la catena del valore, dalla start-up al passaggio generazionale", questo è quanto recita il manifesto dell'iniziativa che si terrà il 31 gennaio e che è stato anticipato dal moderatore della conferenza stampa Gianni Lattanzio sottolineando come sia necessario "dare valore a questa catena ossia aiutare i giovani a inserirsi in un contesto in continuo cambiamento". "Essere qui vuol dire condividere con le istituzioni un progetto che nasce dai cittadini e dalle imprese ma per dare risposte alla complessità delle sfide è necessario attivare sinergie e stimolare soluzioni sia nell'ambito della catena del valore che nella rete con le istituzioni", ha rilevato il deputato Porta invitando le imprese a "resistere, crescere e trasformarsi per essere sempre ancorati coi piedi nel presente e per guardare al futuro nonostante la crisi finanziaria, la pandemia e il conflitto in atto". Porta ha inoltre evidenziato che se queste difficoltà si fanno sentire per le grandi aziende, a maggior ragione rappresentano un problema per le piccole e medie imprese. "Resilienza da intendere come capacità di assorbire anche urti violenti ma senza rompersi mai: per un'azienda vuol dire superare le proprie fragilità", ha aggiunto Porta.

"Economia Italiae è un gruppo di professionisti e imprenditori, economisti e docenti universitari: l'obiettivo è creare una rete di interscambio tra diverse realtà con lo scopo di fare cultura d'impresa. Il nostro scopo è culturale e sociale: il progetto si pone l'obiettivo di supportare soprattutto le piccole aziende", ha spiegato Casale insistendo sull'importanza di fare sistema perché "una rete d'impresa è sicuramente più forte che essere chiusi nella propria piccola realtà: per fare ciò però bisogna informare le imprese". Luna ha dal canto suo parlato delle differenti possibilità che hanno le start-up in altri Paesi rispetto all'Italia, anche considerando la questione burocratica e la possibilità di trovare fondi e competenze, per quanto in Italia negli ultimi anni sia stato fatto molto in questo senso. "Ancora c'è molto da fare perché stiamo indietro", ha aggiunto Luna riferendosi soprattutto alla possibilità di trovare investitori che credano nelle start-up e nei giovani. L'avvocato Catizone ha trattato della questione delle competenze femminili all'interno del sistema economico e di sviluppo del Paese. "Quando si parla di innovazione spesso si dimentica la necessità di considerare all'interno del processo evolutivo le competenze femminili", ha spiegato Catizone parlando di disparità incomprensibili. "Riteniamo che l'impresa si trovi in un momento fuori dall'ordinario, perché siamo all'incrocio di situazioni di un'eccezionalità estrema. Le imprese sono alle prese con le conseguenze drammatiche della pandemia e della guerra: per cui siamo in un momento fuori dall'ordinario in senso negativo. Le nostre imprese rischiano di andare incontro a conseguenze davvero negative per tutti", ha commentato Improda vedendo però una luce di speranza nella capacità delle imprese di sapersi guadagnare delle posizioni nuove nello scacchiere internazionale. Argento ha sottolineato che l'iniziativa del 31 gennaio è un punto di arrivo di un percorso che parte da lontano evidenziando il numero già consistente di aderenti a Cultura Italiae. "La politica oggi non fa più attività di approfondimento culturale", ha lamentato Argento ricordando come invece questo aspetto era prioritario nella cosiddetta 'Prima Repubblica'. "C'è bisogno di una cultura imprenditoriale che sappia davvero assumersi la responsabilità delle sfide della contemporaneità", ha precisato Argento.