Presidente
L'Aula della Camera dei Deputati (foto: www.camera.it)

"Cospito è un terrorista, lo rivendicava con orgoglio dal carcere. Incontrava Francesco Di Maio del clan dei Casalesi parlando dell'abolizione del 41bis. E il 12 gennaio ha incontrato i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando. Voglio sapere: la sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi?". Le parole di Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia, hanno scatenato una bagarre nell'Aula della Camera.

Furiosi soprattutto il PD e l'AVS contro l'esponente di FdI. "Le parole di Donzelli sono gravissime e hanno contenuto e carattere di rilevanza penale - ha detto Debora Serracchiani in un punto stampa -. Ci chiediamo quale sia la posizione del presidente Meloni, se la pensa allo stesso modo".

"Quello di Donzelli è un atto ostile, un sabotaggio in vista delle elezioni. Voleva bloccare l'istituzione della commissione Antimafia o imputare a noi il ritardo? Chiediamo il rispetto dell'aula e dell'antimafia", ha invece detto Carlo Grimaldi di Alleanza Verdi e Sinistra al termine della conferenza dei capigruppo.

Da parte di Donzelli, però, nessun passo indietro: "La mia linea è quella del partito, su questa vicenda si è espresso il capogruppo di Fratelli d'Italia. Non mi risulta la freddezza degli alleati nei miei confronti. Meloni? Non le ho parlato, ma credo che non vada trascinata la premier in un dibattito tutto parlamentare".