Dante Alighieri

ROMA - Il 21 febbraio, alle ore 15.30, in Palazzo Firenze a Roma, la Società Dante Alighieri accoglierà la presentazione della nuova collana "La fiera della lingue", edita da Mondadori Education. Per l'occasione saranno presentati anche due libri: "La classe di lingue inclusiva. Gli studenti con altissime abilità" di Alberta Novello e "Oltre l'italiano di base: insegnare l'italiano L2 per lo studio a scuola" di Benedetta Garofolin e Victoriya Trubnikova.
Interverranno all'incontro Matteo Santipolo, professore ordinario di Didattica delle lingue moderne presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell'Università degli Studi di Padova, che dirige la collana con Alberta Novello, ricercatrice di didattica delle lingue moderne (con abilitazione a professoressa associata) presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dello stesso ateneo, con Alessandro Mongatti, responsabile editoriale di Mondadori Education, Benedetta Garofolin, professoressa a contratto presso il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell'Università di Padova, e Victoriya Trubnikova, ricercatrice post-dottorato presso l'Università Russa dell'Amicizia tra i Popoli (RUDN) e professoressa a contratto presso il Dipartimento di Scienze Umane all'Università dell'Aquila.
La discussione si rivolgerà agli insegnanti di lingua italiana e a tutti coloro che si interessano ai temi dell'inclusione linguistica e della promozione dell'italiano quale strumento di sviluppo e crescita, civile e sociale. L'italiano come lingua dello studio è già da tempo oggetto di attenzione sotto il profilo normativo, mentre dal punto di vista didattico richiede un maggiore approfondimento. I bambini bilingui di prima e seconda generazione che interagiscono in italiano, per esempio, rischiano di incontrare eccessive complessità nei testi scolastici in uso. Emerge da qui l'opportunità di puntare sull'italiano dello studio come varietà microlinguistica, adottando metodologie di didattica inclusiva. Una maggiore inclusività sarebbe un vantaggio non solo per gli studenti bilingui, ma anche per quelli con altissime abilità, che rischiano l'abbandono scolastico dove il contesto didattico non si renda capace di accoglierne i tratti distintivi generali e nell'acquisizione linguistica.
Le due pubblicazioni puntano su una prospettiva estremamente attuale sull'inclusione scolastica, che interessa non solo gli insegnanti, ma anche famiglie e educatori alle prese con un sistema educativo che attende nuove azioni d'aggiornamento e di formazione continua, legati all'avanzamento dei contesti sociali e all'ampliamento delle prospettive globali.