Amadeus (da YouTube)

Se il Festival di Sanremo è finito, non si può dire altrettanto delle polemiche che lo hanno circondato dall’inizio. Dal caso Zelensky (il suo messaggio che in un primo momento era previsto con un video e non con una lettera) alle trasgressioni di Fedez, il governo (tramite Salvini e Fratelli d’Italia) ha fatto sapere di non essere soddisfatto di quanto visto in diretta, nonostante il record di ascolti: e vorrebbe vedere le dimissioni sul tavolo da parte di quei dirigenti che non avrebbero fatto bene il proprio lavoro. Nel mirino soprattutto il rapper milanese, reo secondo l’esecutivo di aver fatto il buono e cattivo tempo, offendendo il governo stesso (strappando una foto del sottosegretario Bignami e dividendo il palco con il cantante in gara Rosa Chemical mimando un amplesso per poi successivamente baciarsi sulle labbra). Il direttore di Rai1 Stefano Coletta, molto provato in conferenza stampa, ha detto: “Le esternazioni politiche fanno parte della natura di una kermesse così importante, ma il nostro lavoro è legato al prodotto televisivo, e vederlo così ben fatto e ben rappresentato è la gioia più grande. Certo, restano a volte le amarezze quando si viene attaccati sul piano personale. Trovo incivile che si attacchi un dirigente della tv pubblica sul piano personale, io sono una persona perbene e spero che queste cose siano dimenticate presto”, ha spiegato. Il conduttore dei record, Amadeus, ha difeso a spada tratta la Rai dalle polemiche politiche per poi aggiungere: “Se mi mandano via me ne vado. Se chiunque dovesse dirmi che il mio mandato finisce qui, ne prenderei atto, conservando quattro anni bellissimi. Nella vita, al di là dei festival, dipende tutto da un risultato: se si ottengono questi risultati hai una forza, se avessi fatto il 15-20 per cento in meno sarei un allenatore esonerabile. Qualsiasi allenatore è forte finché la squadra vince, se la squadra perde anche i più grandi sono a rischio esonero. Ecco perché devo portare quello che sento, e se si sbaglia bisogna sbagliare con le proprie idee, e non con le idee o le imposizioni di qualcun altro”. Ma è difficile ipotizzare una ‘cacciata’ di Amadeus: i numeri sono dalla sua parte così come gli incassi pubblicitari che hanno visto incassare alla Rai più di 50 milioni di euro.