Gente d'Italia

Poste Italiane e il francobollo per i 60 anni dell’Ordine dei giornalisti

Poste Italiane comunica che oggi 24 febbraio 2023 viene emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo celebrativo dell'Ordine nazionale dei Giornalisti, nel 60° anniversario dell'istituzione, relativo al valore della tariffa B pari a 1,20€. Tiratura: trecentomilaquindici esemplari. Foglio da quarantacinque esemplari Il francobollo è stampato dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Bozzetto a cura del Centro Filatelico della Produzione dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

La vignetta riproduce il logo del 60° anniversario dell'Ordine nazionale dei Giornalisti, seguito dal claim "IL DOVERE DELLA VERITÀ", delimitato, in alto e in basso, da due particolari dell'opera di Luigi Vigevano dal titolo "Allegoria sul mondo dei giornali", esposta nella Sala Ocera della sede del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti. Completano il francobollo la scritta "ITALIA" e l'indicazione tariffaria "B".

L'annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso l'ufficio postale di Roma V.R. Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli "Spazio Filatelia" di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito filatelia. poste.it. Per l'occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante,
contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata, una busta primo giorno di emissione e il bollettino illustrativo, al prezzo di 20€.

Il commento di Carlo Bartoli, presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti - Il 3 febbraio 2023 ricorre il sessantesimo anniversario della legge istitutiva dell'Ordine nazionale dei giornalisti. Un traguardo significativo per una professione che negli ultimi decenni ha vissuto una profonda trasformazione. Impossibile ripercorrere nel dettaglio gli straordinari cambiamenti che hanno accompagnato quest'epoca che, nel volgere di poco tempo, ha visto il passaggio dalla macchina da scrivere alla teletrasmissione, dalla composizione a piombo fino al digitale, per poi vivere la tumultuosa rivoluzione innescata dall'avvento di internet e dalle sue continue evoluzioni.

L'onorevole Guido Gonella, firmatario della legge istitutiva, per primo sentì la necessità di fondare l'Ordine come istituzione pubblica a tutela dell'autonomia e dell'indipendenza dei giornalisti e al contempo del diritto dei cittadini ad essere correttamente informati. Da allora, sotto l'egida dell'Ordine, i giornalisti hanno potuto vigilare in autonomia sul rispetto della deontologia professionale assicurando in questo modo ai propri iscritti il diritto insopprimibile di libertà di informazione e di critica.

Da sempre testimoni della storia e in prima linea nella ricerca della verità, trenta colleghi hanno pagato con la vita il proprio impegno civile uccisi dalle mafie, dal terrorismo e sui teatri di guerra;  ancora oggi oltre venti giornalisti, vittime di minacce e intimidazioni, sono costretti a vivere sotto scorta per poter svolgere il loro lavoro, garantendo un'informazione indipendente, completa e imparziale. A distanza di sessant'anni l'Ordine dei giornalisti svolge ancora un ruolo fondamentale a tutela dell'informazione professionale, per una narrazione degli eventi rispettosa della verità sostanziale dei fatti e della dignità delle persone, senza alcuna discriminazione.

Dovrebbero saperlo anche in Ambasciata e nella maggioranza del Comites di Montevideo..... ma statene certi ci penserà la magistratura civile e penale a ristabilire la verità..

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