ROMA – L'Aula del Senato ha approvato il provvedimento di ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra Italia e Bolivia fatto a La Paz il 3 marzo 2010.

Ad illustrare il testo del disegno di legge, di iniziativa parlamentare, il relatore Raffaele De Rosa (M5S) che ne ha ricordato l'approvazione in prima lettura da parte del Senato già nella scorsa legislatura, e ha segnalato come la finalità dell'Accordo sia quella di fornire un quadro giuridico e una base finanziaria necessari per lo sviluppo dei rapporti tra i due Paesi nel campo della cooperazione culturale, scientifica e tecnologica, così da rinsaldare e intensificare ulteriormente i legami di amicizia già esistenti e di migliorare il quadro complessivo delle relazioni bilaterali.

L'Intesa, che è destinata a sostituirne una precedente che risale al 1953, esplicita in primo luogo l'impegno delle Parti a promuovere e realizzare attività che favoriscano la cooperazione negli ambiti soprarichiamati, a migliorare la conoscenza, la diffusione delle rispettive lingue e culture e a favorire la collaborazione tra le rispettive istituzioni accademiche, amministrazioni archivistiche, biblioteche e musei.

L'Accordo impegna, inoltre, le Parti alla collaborazione reciproca nei settori editoriale, della musica, della danza, del teatro, del cinema, delle arti visive e dell'ambito radiotelevisivo, e ad impedire e reprimere l'importazione, l'esportazione e il traffico illegale di opere d'arte.

Ulteriori ambiti di collaborazione e di scambio di esperienze interessano i settori dello sport e della gioventù, i campi dei diritti umani e delle libertà civili e politiche, e quello delle pari opportunità e della tutela delle minoranze. Vi anche contenuta la possibilità di stipulare specifici accordi tra università, enti di ricerca e associazioni scientifiche dei due Paesi e la partecipazione congiunta a programmi multilaterali per la promozione della cooperazione, in particolare nei campi delle tecnologie dell'informazione, delle telecomunicazioni, delle biotecnologie, dell'agricoltura e dell'industria alimentare, della salvaguardia dell'ambiente, della salute, dei trasporti, dell'energia e dei beni culturali.

Viene poi definita la collaborazione delle Parti nei settori dell'archeologia, dell'antropologia e delle scienze affini, della valorizzazione del patrimonio culturale, facilitando la permanenza e l'uscita di persone, di materiali e di attrezzature dai rispettivi territori e promuovendo la protezione della proprietà intellettuale.

Ad una Commissione mista, presieduta dai rispettivi Ministeri degli esteri, da convocarsi alternativamente nelle capitali dei due Paesi, sono affidati i compiti di esaminare lo sviluppo della cooperazione culturale, di redigere programmi esecutivi pluriennali e di valutare lo stato di attuazione dell'Accordo.

Gli oneri economici derivanti dall'attuazione del provvedimento sono valutati in 179.180 euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, e in 188.300 euro a decorrere dall'anno 2024, e, con riferimento alle restanti spese correlate all'insegnamento della lingua e agli scambi culturali, in 78.840 euro annui a decorrere dall'anno 2022. Posto in votazione, il provvedimento ha ottenuto il sì dell'Aula.