Gente d'Italia

Annaclaudia Casini: “Se ci tolgono Gente d’Italia è come toglierci la voce…”

ANNACLAUDIA CASINI

Caro Direttore,

voglio esprimere a titolo assolutamente personale, ció che penso sul parere negativo del COMITES e dell'Ambasciata nei confronti di GENTE D'ITALIA.

Ho giá espresso tante volte il mio parere sulla presenza di GENTE D'ITALIA in Uruguay. Seguo l'unico quotidiano italiano nel mondo scritto nella nostra lingua, dal primo giorno che é stato pubblicato, ricordo sul giornale ULTIMAS NOTICIAS che, purtroppo, tanti anni fa chiuse. Poi su LA REPÚBLICA per altri molti anni e i nostri connazionali si sono abituati ad avere, tutti i giorni, notizie fresche dall'Italia, la nostra comunità e anche le comunità italiane di tutto il mondo. Il grande salto lo ha fatto quando il nostro giornale ha cominciato ad essere stampato e diffuso su EL PAIS, il principale quotidiano uruguaiano, un salto di qualità e di quantitá!

Quando l'anno scorso, il COMITES diede parere positivo, come tutti gli anni e l'ambasciatore d'italia in Uruguay, cercó inutilmente di dare un parere negativo, quando poi, tutti potemmo renderci conto che il Ministero degli Esteri, come suo dovere, diede ragione al giornale, per me fu una grande allegria. Non posso neanche dimenticare che, questo stesso ambasciatore elogió con entusiasmo il giornale, sostenendo che in Uruguay, il solo fatto che si stampasse un giornale italiano che, in poco tempo, si é trasformato nell'ultimo quotidiano italiano all'estero, é, per la comunità italiana, un elemento indispensabile.

Per la nostra collettività, avere un giornale italiano è come avere sempre un salvavita..... non ha prezzo, é semplicemente una grande benedizione. 

Aldilá del fatto che attraverso GENTE D'ITALIA possiamo continuare a leggere la nostra lingua, abbiamo anche visto, con piacere, che, per diffondere anche la nostra cultura, c'era bisogno di una piccola parte scritta in spagnolo, riferendosi anche a fatti uruguaiani che, dal punto di vista sociale, politico ed economico, interessano tutti coloro che abitano in questo benedetto paese che ci ospita.  Ci vogliono togliere un amico, uno di noi, una deliziosa abitudine che abbiamo tutti gli italiani, soprattutto coloro che si interessano del nostro paese e la nostra comunità italiana. Restare senza GENTE D'ITALIA, per noi, é come chiuderci la bocca. 

GENTE D'ITALIA non ha mai negato una nostra storia, una nostra attivitá culturale o sociale e lo ha sempre fatto. Son sicura che continuerá a farlo, per quella settantina di associazioni italiane di tutto l'Uruguay. Ha raccontato tantissime storie degli italiani illustri che hanno fatto questo paese, come Domenico Arena o Veltroni o Andreoni o Piria o Pittamiglio, ma anche quelle storie dei giovani discendenti di italiani come Bruno Cetraro, un campione sudamericano, nipote di un dirigente dell'Associazione Calabrese. 

Non posso fare altro che ringraziare di nuovo e sempre, la presenza di GENTE D'ITALIA, un simbolo di italianità, ma, soprattutto, un piede a terra per ogni italiano che abita in Uruguay. Se ci tolgono GENTE D'ITALIA, come ho detto prima, é come toglierci la voce, cucirci la bocca.

Grazie caro Domenico e saremo sempre con voi

ANNA CLAUDIA CASINI

Presidente Associazione Marchigiani d'Uruguay

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