(foto di repertorio depositphotos)
AMBURGO - Il prossimo 18 marzo la Missione Cattolica di Amburgo ospiterà, a partire dalle 18.00, la proiezione di "Amara terra mia – Mein bitteres Land", film documentario in tedesco e in italiano con i sottotitoli in tedesco.

Girato da Eduard Erne, Dania Hohmann, Ulrich Waller, il film sarà presentato da Ulrich Waller, direttore artistico "St.Pauli Theater". La proiezione sarà introdotta da Giuseppe Scigliano che presenterà le sue "Composizioni e sonorità in versi".

"Studiate una lingua e andatevene!". Così il premier italiano De Gasperi, nei primi anni 50, spinse i giovani dell'Italia centrale e meridionale a lasciare la loro terra per cercare fortuna in terra straniera. L'Italia non riusciva più a sfamarli. Tanti di loro arrivarono in Germania come "Gastarbeiter", lavoratori ospiti. Che cosa hanno vissuto quando sono arrivati, com'è stata allora la "Willkommenskultur", la cultura d'accoglienza? Come è stato per loro dover lasciare la famiglia, la patria e la propria lingua?
Il docufilm cerca di dare una risposta a queste domande sulla base della storia fittizia di un migrante toscano.

Due donne (rappresentate da Adriana Altaras e Daniela Morozzi) si trovano a Wolfsburg per ritirare le ceneri del padre deceduto. Che siano sorellastre, che il loro padre avesse due famiglie, una in Germania e l'altra in Italia, lo scoprono solo sul momento. Insieme si mettono in viaggio verso la casa natale del padre. Lì rivivono le tappe più importanti della sua vita vissuta tra due paesi e due culture.

I racconti dei testimoni della prima e seconda generazione di lavoratori emigrati a Wolfsburg, Rocco Artale, Lorenzo Annese, Antonino Spinello e Luigi Cavallo, e il materiale documentario dagli anni 60 completano il lavoro di Eduard Erne, Dania Hohmann e Ulrich Waller.

L'integrazione degli italiani, oggi considerata riuscita, ha incontrato molte difficoltà iniziali. Pregiudizi come: "Gli italiani sono inaffidabili e lesti con i coltelli", "ci hanno traditi durante la guerra" e "in tanti di loro si nasconde un maniaco sessuale", erano diffusi e ricordano discussioni del tutto simili in seguito all'ondata di rifugiati del 2015.

Il film si basa sul dramma "La grande gelata/Der grosse frost", un progetto teatrale sugli emigranti italiani in Germania di Matteo Marsan, Dania Hohmann e Ulrich Waller.
Nato sotto il patronato dell'Ambasciata della Repubblica Federale in Italia, in collaborazione con il Goethe-Institut Rom, con l'aiuto di ZEIT-Stiftung Hamburg, Chianti-Festival, Comune di Castelnuovo Berardenga e di Annette e Wolf Römmig e Thomas Reimann.
Al termine della proiezione sarà offerto un rinfresco a cura dell'A.C.I. – Associazione Cuochi Italiani.
Organizzano Missione Cattolica Italiana Amburgo, Comites Hannover, Istituto Italiano di Cultura Amburgo, Patronato Ital Uil Germania e Associazione "Prima Persona".