Gente d'Italia

Napoli-Eintracht: otto gli arresti dopo gli incidenti

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Sono 8 al momento, in totale, le persone arrestate per gli incidenti verificatisi a Napoli prima e dopo la partita di Champions.

Sale a 5 il numero dei napoletani arrestati, secondo quanto ha riferito il questore Alessandro Giuliano nel corso di una conferenza stampa, mentre sono tre per ora i tedeschi nei confronti dei quali sono stati adottati provvedimenti restrittivi.

Sei uomini delle forze dell'ordine sono rimasti feriti o contusi negli incidenti di ieri a Napoli, ha spiegato il questore di Napoli.

Sono 470 gli ultrà tedeschi che dagli alberghi sono stati condotti negli uffici di Polizia per le procedure di identificazione: 120 sono stati accompagnati, nelle prime ore della notte, in questura a Frosinone e trattenuti per l'identificazione.

Poi sono stati scortati presso l'aeroporto di Fiumicino e hanno lasciato l'Italia. Altri 350 ultrà sono ancora in questura a Salerno per essere identificati.

"Ringrazio le forze dell'ordine a Napoli - ha detto il prefetto di Napoli Claudio Palomba - che ieri hanno lavorato tutto il giorno e alla fine sono riusciti fino a tarda notte a evitare il momento di contatto tra le due tifoserie di Francoforte e Napoli". "Il corteo di ieri dei tedeschi - ha spiegato il Prefetto - non è stato fermato dalla polizia. Alla fine ieri non è accaduto niente, era un corteo di persone non armate, se avessimo fermato il corteo e fossero andati in giro gruppi di 30-50 persone sarebbe stato più difficile controllarli".

"Le dichiarazioni del presidente dell'Uefa Ceferin sono inaccettabili perché partono da un pregiudizio, come se a Napoli fossero tutti delinquenti e chi arriva qua è invece santo. Non è vero, i delinquenti sono dappertutto e vanno affrontati con la consapevolezza che se non li estirpiamo dalla dinamica del gioco alla fine le persone non si potranno muovere per l'Europa per una partita": così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, nella conferenza stampa in Prefettura a proposito delle parole di martedì del presidente dell'Uefa che definiva 'intollerabile' il divieto alla trasferta a Napoli per i tifosi dell'Eintracht. "Ieri la città di Napoli è stata ostaggio di teppisti per alcune ore, tedeschi e napoletani. Il vero tema adesso è che è stata fatta una giusta battaglia da parte del club e della prefettura per non vendere i biglietti ma il problema è che non basta, C'è un gruppo di persone che, indipendentemente dall'andare allo stadio, si muove per l'Europa per fare violenza a livello internazionale e la gestione di questi eventi non funziona", ha detto Manfredi. "Serve un'azione mirata - ha spiegato il sindaco - per evitare che questi gruppi di teppisti vadano in giro per l'Europa a sfasciare le città. Il problema va affrontato frontalmente, altrimenti si riproporrà alle prossime partite. I violenti vanno tolti da mezzo, di qualsiasi nazione e squadra siano, non vanno protetti da nessuno".

La proposta di De Laurentiis

"La politica italiana della violenza nel calcio si è sempre lavata le mani. C'è stata l'unica premier a fare qualcosa, è stata inglese, una donna, e mi aspetto che la Meloni faccia lo stesso. Lo dico da tanto tempo: prendete la legge inglese e applicatela in Italia" ha detto De Laurentiis, in conferenza stampa in Prefettura a Napoli sottolineando che serve un cambiamento di norme perché "se qui non viene regolamentata la frequentazione dello stadio non esiste la possibilità neanche di migliorarla. Lo stadio dev'essere un luogo sacro dove questa rappresentazione scenica importantissima viene trasmessa al mondo, come avvenuto ieri per noi con un match visto da un miliardo di persone". Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha partecipato alla riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza con il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, e il sindaco, Gaetano Manfredi.

Le forze dell'ordine, con uno schieramento massiccio di uomini e mezzi, hanno bloccato nella notte le strade di accesso agli ingressi dell'hotel dove si trovano i tifosi tedeschi. In via Chiatamone, in particolare, in precedenza c'era stato un tentativo di assalto respinto.

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