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“Passione italiana: l’arte dell’espresso” in mostra all’IIC di Copenaghen

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COPENAGHEN - Simbolo di un rituale rapido quanto intenso, da consumare il più delle volte in piedi, il caffè espresso si è ben presto identificato con un lifestyle, fatto di luoghi e atmosfere arricchite di utensili e accessori di design. Tazzine, caffettiere, macchine professionali e l'arredo dei bar, hanno definito sin dall'inizio del secolo uno stile tutto italiano, sempre in equilibrio tra tradizione e innovazione. A questo mondo è dedicata la mostra "Passione italiana: l'arte dell'espresso", sino a fine mese all'Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen.

Nei primi del Novecento, fa il suo ingresso nei caffè torinesi la monumentale Victoria Arduino, che si trasformerà, grazie alla forma iconica e i suoi inserti decorativi in rame e ottone, nel primo successo globale della storia dell'espresso da bar. Negli anni '30 nasce la "Moka" in alluminio della Bialetti dalla base ottagonale che segnerà la presenza della caffettiera in ogni casa. Dopo gli anni '40 la cultura del caffè torna a risplendere con nuove macchine professionali come la 'Gaggia' che, con l'innovativo sistema a leva, da vita all'espresso guarnito di crema, e la 'E61 Faema' che garantisce una erogazione continua dovuta all'uso di una pompa volumetrica elettromagnetica. Grazie alle loro performance, le macchine diventano delle vere e proprie protagoniste della vita di ogni bar, affermando definitivamente il "caffè ristretto" come la via italiana alla degustazione del caffè.

Negli anni '70, '80 e '90 il mondo del caffè si apre definitivamente alla ricerca estetica, intuendo il potenziale emotivo che trasmettono le macchine e gli accessori da caffè. Capofila di questa "rivoluzione" è il brand Alessi, che ingaggia i più grandi designer italiani e stranieri dell'epoca – Richard Sapper, Aldo Rossi – invitandoli a ripensare con una nuova creatività alla forma delle macchine e, insieme a queste, al paesaggio domestico. Reinterpretando la cultura postmoderna su piccola scala, le caffettiere assumono la foggia di case, fabbriche e palazzi.

Negli ultimi vent'anni, la cultura del caffè ha puntato sulla tecnologia come soluzione per poter produrre un vero espresso da bar anche in ambito domestico. La produzione delle macchine compatte e l'utilizzo delle capsule, permette ai consumatori di realizzare un caffè "su misura". Un consumo più sofisticato, che non fa che amplificare la passione collettiva per l'espresso. La mostra all'IIC, inaugurata il 7 marzo scorso nell'ambito dell'Italian Design Day 2023, racconta, attraverso una panoramica storica, come l'espresso sia diventato l'Italian lifestyle riconosciuto in tutto il mondo.

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