Gente d'Italia

Aumenti energetici: “Nel 2022 l’inflazione ha bruciato 12 miliardi di potere dell’acquisto delle famiglie”

Depositphotos

Nel 2022 l’inflazione scatenata dagli aumenti energetici ha bruciato 12 miliardi di potere dell’acquisto delle famiglie, costringendo gli italiani a tagliare il risparmio per sostenere i consumi. E lo scenario per famiglie e imprese resta difficile anche nel 2023. Così Confesercenti.

Anche se il caro-energia sembra aver superato il suo picco, infatti, le tariffe restano comunque ad un livello molto elevato, soprattutto a causa della componente elettrica: nel 2023 gli italiani pagheranno una bolletta da 39 miliardi, 7,8 miliardi in più rispetto a due anni fa, prima dell’inizio della corsa dei prezzi energetici.

L’onda lunga di inflazione e caro-energia sui consumi è evidente anche dai dati del commercio al dettaglio. A febbraio il volume delle vendite al dettaglio registra il nono mese consecutivo di contrazione tendenziale, con una flessione complessiva che ha ormai raggiunto il 2% rispetto a un anno fa.  E – per la prima volta in cinque mesi – nel mese si è ridotto anche il valore delle vendite alimentari. Un dato che desta preoccupazione soprattutto per le piccole superfici di vendita che, stimiamo, hanno già registrato un crollo in volume del 5% in soli due mesi, contro un -0,6% della Grande distribuzione. Questa perdita mostra come le realtà commerciali di minori dimensioni siano quelle in maggiore difficoltà a causa dell’aumento dei prezzi. Secondo le nostre previsioni, l’anno si chiuderà con una flessione complessiva delle vendite – alimentari e non alimentari – del -2,5%, il dato peggiore del post-pandemia. E questo in un contesto di sostanziale stagnazione della spesa dei consumi, la cui variazione nel corso del 2023 si fermerebbe, secondo le nostre analisi, al +0,4%, la metà della crescita attesa per il Pil (+0,8%).

In questo quadro, le nuove misure contro il caro-bollette varate dal Governo rischiano di essere insufficienti, e vanno riviste. Occorre fare di più anche per le imprese: la flessione delle tariffe non è, infatti, sufficiente neanche per dare respiro alle PMI del commercio e del turismo, che quest’anno si troveranno a pagare bollette di gas e luce di 2 miliardi in più rispetto al 2021. Serve un intervento per rafforzare il sostegno alle famiglie e alle piccole imprese, o il rallentamento di consumi e fatturati sarà inevitabile.

Exit mobile version