ROMA - “Quale membro fondatore, l’Ue è nel Dna del nostro Paese ed è anche il principale moltiplicatore della proiezione dell’Italia in Europa e nel mondo. Fiero di rappresentare il mio Paese presso le istituzioni europee”. Così Vincenzo Celeste che oggi inizia il suo mandato come Rappresentante permanente all’Ue. Nominato dal Consiglio dei Ministri a inizio marzo, Celeste, succede nell'incarico a Pietro Benazzi.
Napoletano, classe 1962, Celeste si laurea in Giurisprudenza all’Università di Napoli ed entra in carriera diplomatica nel 1989. Dopo un primo incarico alla Direzione Generale Emigrazione e Affari Sociali, nel 1993 viene nominato Secondo Segretario commerciale a Damasco.
Nel 1997 è all’Ambasciata d’Italia a Sofia.
Nel 2000 rientra a Roma nella Direzione Generale Affari Politici Multilaterali e Diritti Umani; nel 2002 lavora nella Segreteria Generale all’Unità di Coordinamento, incarico che lascia nel 2005 quando viene destinato alla Rappresentanza Permanente presso l’UE in Bruxelles.
Rientrato a Roma nel 2010, presta servizio fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri prima con funzioni di Coordinatore della Struttura di Missione per le Procedure di infrazione al diritto comunitario e, a partire dalla fine del 2011, anche con funzioni di Consigliere Diplomatico del Ministro per gli Affari Europei.
Nel 2013 è Vice Capo Missione presso l’Ambasciata d’Italia a Londra.
Nel 2018, di nuovo a Roma, è Vice Capo di Gabinetto del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Enzo Moavero Milanesi.
Dal 2019 è Direttore Generale per l’Europa e la Politica commerciale internazionale.