Aurelian Paret-Peintre vincitore di tappa e Andreas Leknessund nuova maglia rosa. Sono loro i protagonisti della quarta tappa del Giro d'Italia che, dopo 175 chilometri di corsa, a Lago Laceno, nell'Avellinese, assegna al francese vittoria e terzo posto in classifica generale e consente al norvegese di sfilare la maglia rosa dalle spalle del campione belga Remco Evenepoel.

Sui tornanti con pendenze dal sei al dodici per cento che portano al traguardo posto sull'anello dell'altopiano a 1.110 metri di altezza, i due fanno la differenza staccando i cinque corridori, Conci, Albanese, Barguil, Ghebreigzabhier e Skujins, con i quali avevano dato vita alla fuga cominciata 75 chilometri dopo la partenza di Venosa, e riuscendo a contenere il ritorno del gruppo della maglia rosa guidato dalla Ineos di Remco Evenepoel che adesso è secondo in classifica generale a 28'' da Laknessund. Paret-Peintre è terzo a 30'', a 1' Almeida e a 1'12'' Roglic.

La quarta volta del Giro a Lago Laceno (l'ultima nel 2012 con la vittoria di Domenico Pozzovivo; nel 1998 con Alex Zulle che stacca Marco Pantani; nel 1976 con la vittoria di Roger De Vlaemink) conferma la tradizione di tappa nella quale, tre volte su quattro, la maglia rosa cambia proprietario. Ritmi vivaci sin dalla partenza da Venosa. Primo tentativo di fuga dopo una ventina di minuti a cui danno vita tredici corridori, tra i quali proprio Leknessund, subito recuperati dal gruppo. Sulla prima parte della corsa si alternano piogge e schiarite. Sull'asfalto bagnato nel tratto in discesa che precede il traguardo volante di Muro Lucano, cade prima il tedesco della Jumbo, Hessmann poi altri tre corridoi, tra questi anche Diego Ulissi: ben che ammaccati riusciranno a risalire in sella. La fuga "buona" scatta a cento chilometri dal traguardo di Laceno. Paret-Peintre, Conci, Albanese, Barguil, Leknessund, Ghebreigzabhier e Skujins, quattro dei sette in zona classifica, riescono a guadagnare sul gruppo fino a cinque minuti. Sul traguardo volante di Muro Lucano è Vincenzo Albanese a conquistare i dieci secondi di abbuono. A 85 chilometri dall'arrivo, il vantaggio dei fuggitivi sale a quasi cinque minuti sul gruppo e di fatto cambia la classifica generale con la maglia rosa che virtualmente passa da Evenepoel a Leknessund. Il 23enne norvegese del Team Dsm, campione europeo Under 23 a cronometro nel 2020 e con un buon passo in salita, azzera il ritardo di cento secondi vantato nei suoi confronti dal campione belga. La fuga si fa sempre più decisa e al GPM sul Valico di Monte Carruozzo, a 65 km dall'arrivo, è Amanuel Ghebreigzabhier della Trek-Segafredo a passare per primo con uno scatto in solitaria. Si chiariscono anche le strategie del gruppo in fuga: Leknessund non partecipa agli scatti, puntando a mettere la sua firma sui tornanti che portano sull'Altopiano di arrivo, ma non disdegna di tagliare per primo il traguardo volante di Montella, a 15 chilometri dal traguardo, conquistando punti per la classifica in generale, seguito da Albanese e Skujins. Domani quinta tappa, con partenza da Atripalda, in provincia di Avellino, e arrivo a Salerno, ancora su un percorso appenninico spigoloso.