Gente d'Italia

Appello di Luis Diaz ai guerriglieri: “Liberate mio padre”

l calciatore colombiano Luis Diaz ha rotto il silenzio ed ha chiesto ai guerriglieri dell'Esercito di liberazione nazionale (Eln) di liberare suo padre, Luis Manuel Díaz, rapito il 28 ottobre.
"Oggi non vi parla il calciatore, vi parla Lucho Diaz, figlio di Luis Manuel Diaz.

Mio padre, è un lavoratore instancabile, il pilastro della nostra famiglia ed è stato rapito. Chiedo all'Eln il rilascio immediato di mio padre e chiedo alle organizzazioni internazionali di intercedere per la sua libertà" ha esortato il giocatore in un comunicato stampa.
"Ogni secondo, ogni minuto cresce la nostra angoscia; mia madre, i miei fratelli ed io siamo disperati, angosciati e senza parole per descrivere ciò che proviamo. Questa sofferenza finirà solo quando lo riavremo a casa", ha aggiunto.
Ieri la stella del Liverpool è tornata in campo, dove ha segnato un gol al 95', garantendo al team inglese il pareggio per 1-1 contro il Luton. Diaz ha dedicato la rete al padre, mostrando una maglietta sotto la divisa sportiva con la scritta 'Libertà per papà'.
Qualche ora prima altri familiari di Luis Manuel Díaz, durante un sit-in, avevano chiesto all'Eln una prova in vita del loro parente.

Eln, militari ostacolano liberazione del padre di Diaz

In Colombia, i guerriglieri dell'Esercito di liberazione nazionale (Eln) hanno affermato che la liberazione del padre del calciatore Luis Díaz, nelle loro mani dal 28 ottobre, è ritardata a causa delle operazioni militari in corso a Barrancas, la città nel dipartimento di La Guajira dove vive la famiglia della stella del Liverpool.
"La zona resta militarizzata, si effettuano sorvoli, sbarcano truppe, si trasmettono messaggi, si offrono ricompense e c'è un'intensa operazione di rastrellamento.

Questa situazione non permette l'esecuzione rapida e sicura del piano di liberazione, in modo che il signor Luis Manuel Díaz non corra rischi", ha dichiarato il Fronte di guerra del nord dell'Eln in un comunicato.

"Comprendiamo l'angoscia della famiglia Díaz Marulanda, alla quale ribadiamo che manterremo la parola data di liberarlo in maniera unilaterale non appena avremo garanzie di sicurezza per lo sviluppo dell'operazione di liberazione", ha risposto l'Eln nella nota divulgata nella notte.

 

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