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Sciopero, Landini: “Valutiamo se confermarlo nei trasporti”. La garante avverte: “La proclamazione non era generale”

Maurizio Landini

ROMA – “Guarderemo questa mattina il testo della precettazione, Abbiamo convocato per oggi alle 15.30 una conferenza stampa con la Uil e discuteremo su cosa fare. Per quello che ci riguarda è confermato lo sciopero per tutti i settori, ma per quanto riguarda il settore dei trasporti vedremo cosa fare senza mettere in difficoltà i lavoratori, perché con la precettazione del governo le misure riguardano anche i lavoratori, non solo i sindacati”. Lo dice il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ad ‘Agorà’ su Rai Tre. “Viene messo in discussione il diritto soggettivo, sancito dalla Costituzione, della singola persona di poter scioperare. Non lo aveva mai fatto nessun altro governo nella storia di questo Paese. È di una gravità assoluta”, conclude.

SCIOPERO. GARANTE: PROCLAMAZIONE NON ERA GENERALE

“Ci è sembrato che in una proclamazione così strutturata, al netto dalla rappresentatività delle organizzazioni proclamanti, i presupporti dello sciopero generale non occorressero“. Lo ribadisce la presidente della Commissione di garanzia degli scioperi, Paola Bellocchi, nel corso di un’audizione davanti alle commissioni Trasporti e Lavoro della Camera. Poi, spiega: “Abbiamo esplorato tutte le possibilità interpretative e ci è sembrato che i presupposti per uno sciopero generale non ricorressero. Lo sciopero generale nazionale infatti deve riguardare la generalità delle categorie, la proclamazione cioè deve essere aperta mentre questo caso era una proclamazione chiusa perché conteneva un elenco di settori esclusi dal contrasto alla manovra del governo. Questo per assicurare al sistema una coerenza e una tenuta complessive altrimenti a partire da domani ogni confederazione farebbe una sciopero generale alla carta”.

OPPOSIZIONI CRITICANO GARANTE: VOGLIAMO RISPOSTE SCRITTE

Le opposizioni contestano la decisione del Garante sugli scioperi per cui l’astensione dal lavoro di venerdì non si configura come uno “sciopero generale”. Durante l’audizione alla Camera davanti alle commissioni Trasporti e Lavoro, la garante Paola Bellocchi ha sottolineato come “non occorressero” le condizioni per definire lo sciopero generale e ha messo in guardia i sindacati dal non cadere nelle astensioni “alla carta”. Le opposizioni (Pd, M5S, Avs) hanno più volte chiesto a Bellocchi di fornire “esempi concreti” di quando il garante ha considerato uno sciopero “generale”, invitando la presidente ha fornire “documentazione scritta”. La seduta è stata quindi aggiornata.

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