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Netanyahu: “Solo questione di tempo prima di prendere Sinwar”. Erdogan dalla parte dei terroristi, minaccia Israele

Foto archivio (IDF Telegram)

"La notte scorsa ho detto che le nostre forze possono raggiungere chiunque nella Striscia di Gaza. Ora stanno circondando la casa di Sinwar. Non è la sua fortezza e può scappare ma è solo questione di tempo prima che lo prendiamo". Lo ha detto, citato dai media, il premier Benyamin Netanyahu riferendosi alla notizia che la casa del leader di Hamas, Sinwar a Khan Yunis, nel sud di Gaza, è stata circondata dalle forze israeliane.

Netanyahu: "Finchè sarò premier, l'Anp non governerà Gaza"

"Finché sono il premier non accadrà" che l'Autorità nazionale palestinese (Anp) controlli Gaza.

Lo ha detto Benyamin Netanyahu spiegando che "coloro che educano i propri figli al terrorismo, lo finanziano e ne sostengono le famiglie, non saranno in grado di governare Gaza dopo aver eliminato Hamas". Netanyahu - secondo i media - ha risposto alle dichiarazioni a Sky News del presidente Abu Mazen che ha ribadito la volontà dell'Anp di governare la Striscia dopo la guerra.

Erdogan: "Annienteremo Israele se colpisce Hamas in Turchia"

"Se osano fare una mossa del genere contro la Turchia, pagheranno un prezzo tale che non saranno più un grado di riprendersi". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in riferimento alle dichiarazioni del capo dello Shin Bet, la sicurezza interna israeliana, Ronen Bar, secondo cui i servizi segreti di Israele hanno ricevuto istruzioni per eliminare i dirigenti di Hamas ovunque si trovino, compresa la Turchia. "Tutti al mondo sono consapevoli del progresso della Turchia a livello di intelligence e di sicurezza, nessuno dovrebbe dimenticarlo", ha aggiunto Erdogan, come riporta la presidenza della Repubblica di Ankara.

 

Usa insistono: "Non sosteniamo il cessate il fuoco a Gaza"

"Al momento gli Stati Uniti non sostengono un cessate il fuoco permanente". Lo ha ribadito il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa estera. "Non solo rafforzerebbe Hamas ma in qualche modo, validerebbe gli attacchi del 7 ottobre", ha sottolineato.

Israele: "A Gaza nord uno dei maggiori siti di armi di Hamas"

L'esercito israeliano ha scoperto uno dei maggiori depositi di armi di Hamas a Gaza nord, vicino a una clinica e a una scuola. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nel deposito c'erano "centinaia di lancia granate, decine di missili anti tank e di esplosivi, razzi a lunga gittata, granate e molti droni". "Tutte le strutture terroristiche - ha spiegato -sono state trovate vicino edifici civili nel cuore della popolazione. Un'ulteriore prova dell'uso cinico che l'organizzazione terrorista di Hamas fa dei residenti di Gaza usati come scudi umani".

Israele: "Battaglie intense nella Striscia, circa 250 gli obiettivi terroristici colpiti"

 "Battaglie intense" sono in corso nella Striscia. Lo ha detto l'esercito israeliano, secondo cui nell'ultimo giorno sono stati circa 250 gli "obiettivi terroristici" colpiti in tutta Gaza.
"I soldati - ha spiegato il portavoce militare - continuano a localizzare armi, imbocchi di tunnel, esplosivi e altre infrastrutture militari". Tra queste, sono state distrutte le postazioni da cui ieri sono stati lanciati i razzi nel centro di Israele.
L'aviazione ha colpito nell'area di Deir al-Balah dove sono stati "eliminati terroristi di Hamas e della Jihad islamica palestinese". Secondo il portavoce, è stata colpita una "cellula armata nei pressi di una scuola nel nord di Gaza" e in un'altra scuola, sempre nel nord, sono state trovate "armi e munizioni".

Bimba ex ostaggio torna all'asilo, le compagne la abbracciano

 Un commovente video è stato diffuso dal ministero dell'Istruzione israeliano e riprende Emilia, una bambina di 5 anni che torna a scuola dopo essere stata liberata con la madre Danielle durante lo scambio di ostaggi. La bimba viene abbracciata e confortata dalle sue piccole compagne di scuola che la aspettano sulle scale della scuola.
Danielle ed Emilia sono state rapite il ;;7 ottobre durante una visita presso la famiglia nel Kibbutz Nir Oz. Nel filmato, ripreso anche dalla Bbc, si vede la piccola attraversare i cancelli della scuola materna prima di essere circondata da amici che la accolgono e le dicono che avevano sentito la sua mancanza.

Israele revoca visto a coordinatore umanitario Onu

 Israele ha revocato il visto al coordinatore umanitario delle Nazioni Unite, Lynn Hastings. Lo ha annunciato su X il ministro degli affari esteri israeliano, Eli Cohen.
"Non rimarremo più in silenzio di fronte ai pregiudizi delle Nazioni Unite", ha scritto in un post.
In dettaglio, secondo il ministro Lynn Hastings, che è vice coordinatore speciale per il processo di pace in Medio Oriente e coordinatore residente delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, non si è pronunciata contro Hamas per gli atti commessi durante l'attacco del 7 ottobre.

Ambasciatore Israele a Mosca: "Battaglia Gaza durerà settimane. Ma nuovo cessate il fuoco possibile"

 "Ci vorranno settimane o addirittura mesi perché Israele raggiunga i suoi obiettivi militari nella Striscia di Gaza". Lo ha detto - come riporta la Tass - l'ambasciatore di Israele in Russia, Alexander Ben Zvi. "La pianificazione - ha aggiunto - dipende dai successi militari. Ma posso dire con certezza che ci vorranno settimane".

"La ripresa del cessate il fuoco tra Israele e Hamas è ancora possibile, ma l'operazione militare continuerà finché i membri del movimento palestinese non rinunceranno ai loro sforzi militari". Lo ha detto alla Tass l'ambasciatore israeliano in Russia, Alexander Ben Zvi.
"Bisognerebbe capire - ha aggiunto - quali sono i loro piani: se, per esempio, Hamas rilasciasse tutti gli ostaggi e decidesse di non impegnarsi più in azioni militari, ci sarebbe qualcosa di cui discutere. Finora, purtroppo, loro stanno rifiutando questa opzione. L'operazione militare continuerà finché non capiranno che questa non è la scelta migliore per loro."

 

Esercito israeliano, uccisi 5 comandanti Hamas in un tunnel

 "Le forze dell'Idf hanno eliminato diversi comandanti di Hamas e agenti della Brigata Nord della Striscia di Gaza, la seconda più grande brigata di Hamas, che si nascondevano in un tunnel situato vicino all'ospedale indonesiano durante l'attacco". Lo scrive su X l'esercito israeliano precisando che cinque comandanti "sono stati eliminati": si tratta di Asam Abu Rakba, Rafat Salman, Ahmed Al-Ghandoor, Wael Rajab e Ibrahim Al-Biari.
Inoltre, scrive l'Idf, "quattro comandanti di battaglione sono stati eliminati nella Brigata Gaza, la più grande di Hamas, e il battaglione Tsabra è stato danneggiato in modo significativo e il suo quartier generale è stato messo fuori uso".

Ex premier Israele, non bombardiamo Gaza in modo indiscriminato

 "Se avessimo voluto fare del male ai civili, avremmo potuto vincere l'intera guerra in un giorno, l'8 ottobre": lo ha detto alla Bbc l'ex primo ministro israeliano, Naftali Bennett, sottolineando che Israele sta mostrando moderazione a Gaza.
"Avremmo potuto bombardare Gaza indiscriminatamente", ha osservato, aggiungendo che questa "sarebbe stata la cosa più semplice del mondo... (ma) non lo stiamo facendo".

Media, esercito di Israele ha circondato la casa di Sinwar

L'esercito israeliano ha circondato da ieri la casa del leader di Hamas, Yahya Sinwar, a Khan Yunis (Gaza): lo riporta Haaretz, che cita il canale saudita Al-Arabiya Channel.

Israele, serve ancora un mese di pressione per nuova tregua

Ufficiali della sicurezza israeliana ritengono che potrebbe volerci fino a un mese prima che venga esercitata una pressione militare sufficiente su Hamas affinché si apra una nuova finestra per una tregua e il rilascio di altri ostaggi prigionieri a Gaza.

Lo ha riferito la Radio Militare. Secondo le stesse fonti, per raggiungere questo obiettivo le operazioni militari dovranno continuare sia nel nord sia nel sud della Striscia. Si ritiene che a Gaza ci siano ancora 138 ostaggi nelle mani di Hamas e delle altre fazioni palestinesi.

 

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