Gente d'Italia

2024, le sfide elettorali e geopolitiche decisive per il futuro del Mondo, un anno strategico

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di ENRICO PIRONDINI

Il 2024  è l’anno decisivo. Tra guerre e populismi, “C’è poi l’incognita Trump” come dice, al taccuino di QN, l’ex ministro dell’interno Marco Minniti,

Già capo politico dell’Intelligence italiana per oltre un decennio, da anni è presidente della Fondazione Med-Or, l’autorevole think tank di analisi geo-politica di Leonardo.

La scalata di Trump, partita dal gelo dell’Iowa, è iniziata con tanti interrogativi. Al via il grande circo delle elezioni presidenziali americane. Questo primo appuntamento riguarda da solo il partito repubblicano visto che le elezioni interne al partito democratico inizieranno a marzo.

Trump secondo gli ultimi sondaggi è nettamente in vantaggio con il 48% dei consensi; solo briciole ai tre sfidanti interni.

Dunque Trump è decisamente favorito sia alle primarie in Iowa che nella conquista della nomination repubblicana. Ma, come osservano tutti gli analisti, contro Biden la partita è molto aperta.

UN TERZO DELLA POPOLAZIONE MONDIALE AL VOTO
Sono andati per primi alle urne i cittadini di Taiwan (dopo il Bangladesh) e ha vinto William Lai del partito “ progressisti democratici”; battuto nettamente il partito nazionalista cinese.

Ma le sfide elettorali e geopolitiche più significative si svolgeranno in autunno: con le elezioni presidenziali USA e le elezioni parlamentari in Georgia. Senza dimenticare naturalmente le elezioni europee che saranno molto impegnative: in molti Paesi sono in vantaggio le forze sovraniste.

Dunque, l’esito del voto continentale e soprattutto di quello degli Stati Uniti, avrà inevitabilmente effetti sulla sorte della Ucraina.

Aggiunge Minniti:” Anche perché Putin stravincerà le elezioni in Russia”.

UNA CONCATENAZIONE DI FATTI SENZA PRECEDENTI
Il primo fatto rilevante, e senza precedenti nella storia dopo la seconda Guerra mondiale, e’ che noi siamo in presenza contemporaneamente di due guerre: una nel cuore dell’Europa e un’altra in Medio Oriente che impatta sul Mediterraneo.

A queste va aggiunta più di una serie di conflitti regionali. E Minniti cita opportunamente il Sudan con migliaia di morti e più di 1 milione di profughi. Il Presidente della Fondazione  prosegue:” Nello stesso tempo siamo di fronte a una crisi grave delle strutture di Governo multilaterali e se qualcuno avesse dubbi, basta soltanto pensare alla evidente fragilità e influenza delle Nazioni Unite, bloccate drammaticamente dal diritto di veto.

Ebbene, in questo contesto, il 2024 sarà l’anno elettorale per eccellenza. E il voto servirà per stabilire che cosa succederà dopo.”

IL ROMANZO DELLA TERZA GUERRA MONDIALE
Minniti ricorda:” Sì, 2034 il romanzo della prossima Guerra Mondiale di Elliot Ackerman e James Stavridis, – un ex ammiraglio e un analista – che immaginano come il conflitto scoppi nel mare cinese con l’invasione di Taiwan.

Un libro di fantasia ma che racconta l’uso, per la prima volta, di ordigni nucleari tattici; evocati però realmente nel caso dell’Ucraina”. E il riferimento a Taiwan conferma che l’isola, minacciata anche dai test della Corea del Nord, è un punto delicatissimo degli equilibri del Pianeta.

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