Gente d'Italia

Jorit e la foto con Putin: “Voglio dimostrare che sei un essere umano contro la propaganda occidentale”

di SERENA TROPEA

ROMA – Una richiesta insolita (visti i tempi che corrono). Una foto con il leader russo Vladimir Putin. A farla è stato lo street artist napoletano Jorit che insieme a una delegazione italiana si trova a Sochi per il Festival della Gioventù: “Voglio mostrare all’Italia che sei un essere umano come tutti– gli dice- e contrastare la propaganda occidentale“.

LA RISPOSTA DI PUTIN

Il Capo del Cremlino sembra divertito dalla richiesta e annuendo dice: “Naturalmente, non mi darà un pizzicotto per assicurarsi che io sia reale?“. E così Jorit, tra gli applausi, scende dal palco, scattano la foto con Putin e gli stringe la mano.

JORIT CONTESTATO PER I MURALES A MARIUPOL E A MOSCA

L’artista era già stato fortemente criticato per un murales nella città di Mariupol al confine con il Donbass e occupata dall’esercito russo dopo l’invasione ucraina del febbraio del 2022.

“Ci hanno mentito su Vietnam, ci hanno mentito sull’Afghanistan, ci hanno mentito sull’Iraq, ci hanno mentito sui Balcani e ci hanno mentito sulla Libia e sulla Siria. E ora ho le prove: ci stanno mentendo anche sul Donbass– scriveva Jorit nel post- È tutto l’esatto opposto di quello che ci raccontano in TV. La resistenza che avremmo dovuto appoggiare è quella del popolo del Donbass che lotta da 8 anni per liberarsi da un regime; quello di Kiev che di democratico oramai non aveva più niente. Questo è soltanto uno sporco gioco fatto per interessi economici. I bambini del Donbass sono stati sotto le bombe per 8 anni e in quel caso nessuno ha mosso un dito. Per queste persone alcuni bambini sono più uguali degli altri”.

A Mosca, poi, Jorit ha realizzato un murale con Assange ed è stato, anche qui, fortemente criticato per la scelta: “Vai a fare un murales di Anna Politkovskaja a Mosca, cuor di leone putiniano”, era stata una delle tante critiche.

L MURALE DI SOCHI CON ORNELLA MUTI

A Sochi l’artista, al secolo Ciro Cerullo nato a Quarto Flegreo nel 1990, ha realizzato su un palazzo della città uno dei suoi iconici murales con i tipici segni tribali sulle guance con protagonista l’attrice Ornella Muti che per l’occasione era accompagnata dalla figlia Naike Rivelli.

 

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