Gente d'Italia

A Montevideo si è tornati a parlare italiano con “La Festa che ci unisce”: un grande successo

di STEFANO CASINI

Da quando é nata questa nuova festa dalle menti di 3 giovani calabresi come Nicola Nocito. Fabrizio D’Alessandro e Ignazio Palermo, la comunità italiana in Uruguay é cambiata. Da quel primo approccio nel 2021, quando, in piena pandemia, giunsero davanti alla Sede della Calabrese un migliaio di persone ad oggi, il successo é diventato un vero e proprio successone. Giá l’anno scorso si era arrivati a circa 4.000 connazionali o uruguaiani simpatizzanti del nostro Tricolore, giunti alla Via Rodó.

Quest’anno sono state superate le 5000 presenze e, a dir la veritá, 3 isolati sono ormai troppo piccoli per la nuova Giornata degli Italiani edizione calabrese.

17 associazioni presenti con i loro stand, il Club VESPA Uruguay, il Club Alfa Romeo Uruguay, stands di tante ditte vincolate alla gastronomia, la presenza di grandi artisti che sono arrivati anche dall’Argentina, insomma, LA FESTA CHE CI UNISCE ha “straripato”!

La presenza dell’Ambasciatore d’Italia Fabrizio Petri, la giovane Responsabile della Cancelleria italiana Alessandra Crugnola, non sono state ignorate dalle migliaia di italiani e discendenti che si son dati appuntamento alla Calabrese, per commemorare una giornata storica, lasciateci chiamarla LA NUOVA GIORNATA DEGLI ITALIANI.

C’era un po’ di tutto, da panini con salumi italiani, a vini DOC italiani, pasta, pizza, struffoli, specialitá di ogni regione e ADOC, l’Associazione di Docenti di Italiano che opera nell’Istituto di Cultura.

Abbiamo trovato un po’ tutti perché nessuno voleva perdere l’occasione di ritrovarsi, di abbracciarsi e condividere quello spirito che, definitivamente, sta rinascendo nella collettività, grazie all’Associazione Calabrese.

FABRIZIO D’ALESSANDRO: “Siamo veramente molto contenti perché la gente, anche quest’anno ha risposto fortemente al nostro quarto annuncio. Ci fa sentire molto orgogliosi di essere italiani e sentiamo veramente che questa é una festa di tutta la collettività italiana. Purtroppo, le organizzazioni ufficiali come il COMITES o il CGIE, ci continuano a ignorare. Ma soltanto perché non funzionano, non esistono, ma noi Associazioni...sí esistiamo e lo dimostriamo anno dopo anno. La storia è cominciata 6 anni fa quando ci ha ispirato una festa che, tutti gli anni, fanno in Argentina le associazioni calabresi di lá, che sono tante. Ma, quando ci siamo messi d’accordo Nicola, Ignazio ed io per organizzare una festa, ci é venuto in mente di fare qualcosa che potesse essere simbolo di tutta la nostra collettività e abbiamo scelto il nome LA FESTA CHE CI UNISCE, perché, noi, che siamo le nuove generazioni, dobbiamo mantenere viva l’Italia, le nostre radici. L’Associazione Calabrese é un sodalizio con le porte aperte a tutti e, non solo abbiamo l’appoggio del Consiglio Direttivo guidato da Renato Palermo, ma qui, nella nostra sede, si riuniscono altre associazioni italiane e siamo contentissimi di questo. Oggi, dopo aver allestito un nuovo salone piú moderno ed efficace, ripeto, ci sentiamo molto orgogliosi della nostra FESTA CHE CI UNISCHE…..perché ci riunisce per davvero. E vogliamo fare un ringraziamento molto speciale a GENTE D’ITALIA che, da sempre ci ha appoggiato, sempre è stata presente, al nostrofianco, ha raccontato le nostre storie, i nostri onomastici e speriamo che presto possa ritornare ad essere pubblicata insieme con El PAIS.

Alessandra Crugnola (Capo Cancelleria d’Italia) . Questa é la mia terza festa che ci unisce alla quale posso partecipare, sono arrivata qui alla fine del 2021, quindi la prima é stata quella del 2022 e, come ho detto a questi ragazzi che la organizzano, vedo che sta crescendo anno dopo anno, non soltanto perché partecipano piú associazioni, ma anche stand gastronomici e persone uruguaiane che vogliono condividere con l’Italia. Per me é un grande orgoglio poter condividere con i miei connazionali una bella festa come questa, vedendo tanto amore e interesse per il nostro paese.

Con l’arrivo del nuovo Ambasciatore Petri in Uruguay, é cambiato qualcosa?

“ L’arrivo di un Capo Missione é qualcosa che marca una differenza, ovviamente, ma il Dott. Petri é da appena un mese alla testa dell’Ambasciata. Comunque, devo dire che, a gran voce, l’Ambasciatore Petri ha chiesto la riapertura del Consolato. I servizi sono erogati dalla Cancelleria Consolare, un ufficio interno all’Ambasciata, mentre prima esisteva un Consolato indipendente. Quella di Montevideo é la Cancelleria Consolare italiana piú grande del mondo, in quanto a numero di concittadini e l’Ambasciatore ha giá chiesto la riapertura del Consolato e speriamo che venga accolta dalle autoritá italiane. Questo potrebbe portare anche ad un potenziamento di personale addetto, quindi un miglioramento dei servizi consolari che, comunque, sono stati potenziati nel corso degli ultimi anni. Insisto soprattutto sull’indipendenza amministrativa. Oggi c’é un solo ufficio amministrativo che si incarica di Ambasciata e Cancelleria, mentre con la presenza di un Consolato, ci sarebbe un contabile soltanto per questi servizi che potrebbero migliorare di sicuro.”

Si è parlato molto di varie ditte indipendenti che fanno la pubblicità sulle reti o sui mezzi stampa per ottenere appuntamenti per cittadinanze. Cosa fa la Cancelleria per frenare queste illegalità?

Queste agenzie, intermediari o gestori, fino a quando fanno un lavoro come cercare le origini degli antenati per legalizzare una richiesta di cittadinanza, per esempio, va bene. Quello che non va bene e contro cui stiamo lottando, io in prima persona, è che queste agenzie riescano ad ottenere appuntamenti e prenotazioni. Stiamo combattendo con l’aiuto del Ministero contro questo tipo di pratiche. Comunque, negli ultimi mesi abbiamo avuto un miglioramento anche grazie al potenziamento del sito da Roma. Personalmente sto segnalando al MAE i gestori che stanno imbrogliando la gente, alla Procura della Repubblica italiana”

Interviene Renato Palermo: “Caro Stefano, prima di tutto ringrazio la presenza di GENTE D’ITALIA, come sempre, alla nostra Festa. L’organizzazione de LA FESTA CHE CI UNISCE, ovviamente non é un lavoro che si fa di forma individuale. Tutta la commissione Direttiva aiuta questi ragazzi che si son messi la bandiera italiana per realizzare questa bella festa e tutti si impegnano affinché questo possa funzionare il meglio possibile. Comunque, lo scopo di questa festa è quello di coinvolgere tutte le associazioni italiane dell’Uruguay e funziona perché siamo riusciti a entusiasmare, ogni anno di piú, i sodalizi italiani e partecipano anche associazioni calabresi dell’Argentina”

Anche se oggi non partecipi direttamente come hai fatto per tanti anni, c’é un COMITES che dovrebbe gestire le attività della nostra comunitá. invece loro cosa stannohfacendo?

Il COMITES, per la collettività purtroppo per noi non esiste! Esiste sulla carta, ma è semplicemente un centro di proselitismo politico perché, il gruppo che ha la maggioranza nel COMITES, risponde ad un gruppo politico, un partito e usa  il COMITES per fini politici, sostenendo, davanti alle autorità uruguaiane, che sono i rappresentanti della comunità italiana. Ma tutti sappiamo che non è cosi, perché, da quando si è insediato, non ha fatto assolutamente niente per la comunità. Tristissimo, ma questa é la triste realtá…”

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