L'Iran ha lanciato decine di droni verso Israele. Lo scrive il Jerusalem Post che cita fonti israeliane e dell'intelligence Usa. Funzionari israelini hanno confermato che decine di droni sono stati lanciati dall'Iran verso Israele.
Lo riporta Ynet. Secondo alcuni rapporti non confermati, sarebbero tra 50 e 100 i droni suicidi lanciati. Gli stessi rapporti, stimano il tempo di arrivo in Israele attorno alle 7.30 (le 6.30 in Italia) domani mattina.
"Cittadini israeliani, negli ultimi anni, e ancor più nelle ultime settimane, Israele si sta preparando alla possibilità di un attacco diretto da parte dell'Iran". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo: "i nostri sistemi di difesa sono schierati, siamo preparati per qualsiasi scenario, sia in difesa che in attacco". "Apprezziamo il fatto - ha aggiunto - che gli Usa siano al fianco di Israele, così come il sostegno della Gran Bretagna, della Francia e di molti altri paesi. Chiunque ci fa del male, noi lo colpiamo. Ci difenderemo da ogni minaccia e lo faremo con freddezza e determinazione".
Un alto funzionario americano ha dichiarato ad al Jazeera che "c'è un'alta probabilità che l'Iran lanci un attacco contro Israele stanotte, nelle prime ore di domenica". Lo riporta l'emittente israeliana Channel 14. Secondo questa fonte, l'attacco potrebbe avvenire "con la partecipazione dei suoi affiliati in Iraq e in Siria". Israele stima che l'attacco iraniano verrà effettuato contro obiettivi militari. Lo riporta Ynet.
L'aereo del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, "Kenaf Zion", è decollato da Israele alla luce dei preparativi per un attacco da parte dell'Iran. Lo riporta il sito Ynet aggiungendo che "non è ancora noto il motivo del decollo".
Lo spazio aereo della Giordania sarà temporaneamente chiuso a partire da questa sera a tutti gli aerei in arrivo, in partenza e in transito. Lo scrive Haaretz.
Gli Stati Uniti stanno spostando navi da guerra per difendere Israele in caso di attacco da parte dell'Iran. Lo riferiscono fonti informate al Wall Street Journal. La mossa è stata decisa dopo un avvertimento da parte di una persona vicina alla leadership iraniana. La fonte, tuttavia, ha anche affermato che il regime di Teheran non ha ancora preso una decisione definitiva su quando e dove attaccare.
Il Fronte del Comando interno israeliano dopo "una valutazione della situazione" legata all'Iran ha deciso che dalle 23 di stasera (le 22 in Italia) saranno "proibite le attività educative" ovvero le scuole ed asili, "in tutto il Paese". Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che "negli spazi aperti i raduni saranno limitati a 1.000 persone". Quello di stasera è il primo cambiamento nelle regole indicate dal Fronte del Comando interno. Il cambiamento introdotto dal Comando del fronte interno per le attività educative legate alle scuole e agli asili sarà valido fino alla stessa ora di lunedì 15 aprile. Lo ha fatto sapere il portavoce militare Daniel Hagari.
La decisione israeliana arriva mentre cresce la preoccupazione a livello globale su una possibile rappresaglia di Teheran dopo l'attacco aereo in cui è morto un dirigente dei Pasdaran nel consolato iraniano di Damasco. E anche Joe Biden cambia programma per il weekend e torna dal Delaware alla Casa Bianca questo pomeriggio per "consultazioni urgenti" sulla crisi in Medio Oriente. Lo riferiscono i giornalisti al seguito. Il suo segretario di Stato, Antony Blinken, sarà presente all'incontro di Biden con il suo team per la sicurezza nazionale. Lo ha comunicato il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller
"L'Iran subirà le conseguenze della scelta di aggravare ulteriormente la situazione", ha avvertito il portavoce militare israeliano Daniel Hagari in un comunicato diffuso durante il riposo sabbatico. "Israele - ha aggiunto - è in massima allerta. Abbiamo aumentato la nostra disponibilità a proteggere Israele da ulteriori aggressioni iraniane. Siamo anche pronti a rispondere. L'Idf è pronto a tutti gli scenari e intraprenderà i passi necessari, insieme ai suoi alleati, per proteggere il popolo di Israele".
Il Wall Street Journal riporta che gli Stati Uniti hanno spostato le navi da guerra in posizione per proteggere non solo Israele ma le proprie forze in Medio Oriente, in mezzo alla crescente preoccupazione che l'Iran possa lanciare un attacco diretto contro lo Stato ebraico. Gli Stati Uniti, poi, - riferiscono alla Cnn un alto funzionario dell'amministrazione Biden e una fonte vicina all'intelligence Usa - si aspettano che l'Iran effettuerà "attacchi contro molteplici obiettivi all'interno di Israele" e che nell'operazione "potrebbero essere coinvolti alleati di Teheran".
In Medio Oriente "purtroppo la situazione è molto tesa, i rischi di una escalation ci sono", ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Ieri ho parlato per un'ora con il ministro degli Esteri dell'Iran e ho invitato alla prudenza. Mi sono preoccupato di tutelare i militari italiani che sono al confine tra Libano e Israele - ha aggiunto - e ho insistito sulla necessità di garantire il traffico mercantile attraverso Suez e il mar Rosso. Mi è stato detto che gli Houthi non attaccheranno mercantili che non portano armi a Israele".