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Udinese-Roma, la strana gara per recuperare 18 minuti

Udinese-Roma in campo alle 20 di giovedì 25 aprile per il recupero degli ultimi 18 minuti della gara della 32esima giornata di Serie A interrotta lo scorso 14 aprile per il malore di Ndicka.

Al momento della sospensione nel squadre erano sull'1-1: vantaggio di Pereyra al 23' per i friulani, pareggio di Lukaku al 64' per i giallorossi

LA VIGILIA
Udinese-Roma rispetto a dieci giorni fa sarà tutto diverso. Cambiano le regole, i minuti da giocare (saranno solo 18 più recupero), il modo di preparare la partita e anche il tecnico dei bianconeri non è più lo stesso. Via Cioffi e dentro Fabio Cannavaro per una sfida tra campioni, del mondo visto che dall'altra parte ci sarà Daniele De Rossi. La sospensione dello scorso 14 aprile per il malore accorso a Ndicka e il conseguente recupero costringerà i due allenatori a fare i conti con una gestione diversa della partita che riprenderà dal 72' sul punteggio di 1-1. "Allenamenti corti e più intensi prima della partita, ma a cambiare sarà soprattutto l'approccio al riscaldamento pre-gara delle due squadre - ha spiegato Paolo Rongoni, ex preparatore atletico di Roma e Napoli, al telefono con l'ANSA - La difficoltà principale sarà quella di entrare immediatamente in campo con tutte le energie necessarie, sarà fondamentale l'intensità. Roma e Udinese dovranno prepararla diversamente perché i giallorossi, viste le tante partite ravvicinate, se avranno dei giocatori che non hanno recuperato bene potrebbero avere qualche problema in più a partire rapidamente. Di conseguenza dovrà perdere più tempo nel riscaldamento, mentre l'Udinese giocando una volta a settimana avrà bisogno di un riscaldamento più rapido". Sulle scelte di formazione incideranno anche le caratteristiche dei propri calciatori.

"Ci sono giocatori che, anche se stanchi, riescono a partire subito forte, altri invece che sono più aerobici e che più la partita avanza e più migliorano. I due staff terranno conto anche di questo considerato il poco tempo a disposizione", ha concluso Rongoni. In palio, poi, ci sono obiettivi diversi, ma ugualmente importanti: la Champions per i giallorossi, la lotta salvezza dall'altra. Una resa dei conti "normata" dall'articolo 30 dello Statuto-Regolamento della Lega di A che sancisce chi può o non può giocare. "Possono essere schierati tutti i calciatori - si legge - che erano già tesserati per le due società al momento dell'interruzione, indipendentemente dal fatto che fossero o meno sulla distinta del direttore di gara il giorno dell'interruzione". Non mancano le specifiche, ovviamente. Non possono rientrare i calciatori espulsi (non ce n'erano), quelli squalificati per la giornata del recupero o chi è stato già sostituito. Out quindi Kingsley, Ehizibue e Hassane Kamara per l'Udinese, Dean Huijsen e Houssem Aouar per la Roma, con i due club che avevano utilizzato un solo slot per i propri doppi cambi (dunque restano a disposizione tre sostituzioni per due slot). La Roma, invece, potrebbe utilizzare anche Ndicka, uscito per il malore, ma non sostituito. L'ivoriano non sarà comunque della partita perché solamente ieri ha ottenuto l'idoneità sportiva e l'obiettivo sarà riaverlo per la prima semifinale dell'Europa League.

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