Foto archivio (IDF, Telegram)

Hamas ha consegnato una lista da cui risulta che 25 ostaggi sono ancora in vita dei 33 che dovrebbero essere rilasciati nella prima fase dell'accordo: lo ha affermato un funzionario di Hamas, come riporta Sky News.

L'elenco sembra corrispondere al numero di ostaggi sopravvissuti inizialmente stimato da Israele.

Secondo un funzionario della sicurezza di Gaza, più di 200.000 sfollati sono tornati a piedi nel nord di Gaza nelle due ore successive all'apertura del valico. I posti di blocco per le auto sono stati aperti alle 09:00 ora locale, due ore dopo la riapertura degli attraversamenti pedonali, ma l'Afp segnala ritardi per i veicoli. Il governo di Gaza ha impiegato "più di 5.500" persone per "agevolare il ritorno degli sfollati" a Gaza City e nel nord. Secondo le stime del governo, la popolazione di Gaza City e del nord avrà bisogno di 135.000 tende e roulotte per tornare alle proprie case distrutte.

I palestinesi sfollati hanno iniziato a tornare nella Striscia di Gaza settentrionale questa mattina, dopo i nuovi accordi con Israele. Lo ha riferito all'Afp un funzionario del ministero dell'Interno di Hamas. "I palestinesi sfollati hanno cominciato ad affluire lungo la strada Al Rashid attraverso la parte occidentale del checkpoint di Netzarim verso la città di Gaza e la parte settentrionale" della Striscia di Gaza, ha affermato il funzionario.

Hamas afferma che il ritorno dei gazawi alle loro case è una vittoria contro i "piani di sfollamento". "Il ritorno degli sfollati è una vittoria per il nostro popolo e segnala il fallimento e la sconfitta dei piani di occupazione e sfollamento", ha affermato Hamas mentre migliaia di cittadini di Gaza si riversavano verso nord dopo che Israele ha smesso di bloccare il loro passaggio. L'alleato di Hamas, la Jihad islamica, l'ha definita una "risposta a tutti coloro che sognano di sfollare il nostro popolo".

 

Media: 'Netanyahu da Trump la prossima settimana'

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha in programma di incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca la prossima settimana: lo ha riferito il sito web israeliano Walla News, ripreso dal Guardian, citando tre fonti israeliane e americane anonime.

La visita alla Casa Bianca sarebbe la prima di un leader straniero a Washington da quando Trump è rientrato in carica la scorsa settimana. Funzionari israeliani e americani hanno affermato che il piano attuale prevede che Netanyahu arrivi il 3 febbraio e riparta il 5 febbraio. Ancora non è stabilita la data esatta dell'incontro tra Netanyahu e Trump.

Beirut, 24 persone uccise da ieri dall'Idf, anche 6 donne

Il ministero della Salute del Libano ha dichiarato che 24 persone, tra cui sei donne, sono state uccise dagli spari dell'Idf da quando sono iniziati i violenti scontri ieri. Lo riporta Haaretz. Beirut afferma che 134 persone sono state ferite e che due persone, tra cui un bambino, sono state gravemente ferite oggi.

Media, Israele spara su civili nel sud del Libano

L'esercito israeliano ha aperto il fuoco stamani contro civili libanesi nel sud del Libano. Lo riferisce l'agenzia governativa libanese di notizie Nna. Secondo il ministero della salute libanese, solo ieri Israele ha ucciso 22 civili libanesi e ne ha feriti circa 120. Gli abitanti delle località distrutte del sud del Libano cercano da ieri di tornare alle loro case e alle loro terre in linea i termini dell'accordo di cessate il fuoco che prevedeva il ritiro delle truppe israeliane entro il 26 gennaio. Su richiesta israeliana la nuova data del ritiro israeliano è fissata al 18 febbraio prossimo.

Tajani, 'a breve i carabinieri partiranno per Rafah'

A breve partiranno i carabinieri italiani per prendere parte alla missione militare europea presso il valico di Rafah, tra Gaza ed Egitto. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Consiglio Esteri.

Ben Gvir, 'ritorno palestinesi a Gaza umiliante, resa totale'

Le immagini che emergono da Gaza di decine di migliaia di palestinesi che tornano nella parte settentrionale della Striscia attraverso il corridoio Netzarim sono "un'altra parte umiliante" dell'"incosciente" accordo di cessate il fuoco-rilascio degli ostaggi, afferma il leader israeliano di ultradestra Itamar Ben Gvir, riferisce Times of Israel. "Non è questa la 'vittoria totale', è questa la resa totale", scrive su X. Il politico di estrema destra, che si è dimesso dal governo in opposizione all'accordo sugli ostaggi, afferma che "gli eroici soldati dell'Idf non hanno combattuto e dato la vita nella Striscia" solo perché i palestinesi tornassero a nord. "Dobbiamo tornare in guerra e distruggere!" dichiara.