Nella Cappella Sistina, dove si svolgerà il conclave, sono arrivate le stufe, dove vengono bruciate le schede delle votazioni, e si sta procedendo all'allestimento.
Lo ha riferito il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni.
Nel prossimo conclave ci saranno cardinali che non parlano italiano: "Credo che tra cardinali ci si possa aiutare", ha aggiunto Bruni, spiegando che nella Sistina non ci saranno interpreti professionisti mentre nelle "congregazioni generali c'è la traduzione simultanea in sei-sette lingue".
Non sono ancora arrivati a Roma quattro cardinali elettori. Restano al momento comunque 133 quelli che entreranno in Sistina perché le assenze annunciate sono soltanto quelle dei due cardinali che hanno manifestato problemi di salute: lo spagnolo Antonio Canizares Llovera e John Njue del Kenya. Su quest'ultimo resta il giallo dell'età, come anche per il cardinale del Burkina Faso Philippe Ouedraogo. Di recente la loro data di nascita è stata corretta nell'annuario pontificio. In pratica sono 'ringiovaniti' e per questo rientrano tra gli elettori, perché secondo le date di nascita che avevano comunicato precedentemente ad oggi sarebbero ultraottantenni e dunque non elettori. Njue comunque non verrà perché malato. Resta con il diritto ad entrare in Sistina invece Ouedraogo. "Non tutti i Paesi godono della stessa qualità degli uffici anagrafici", ha spiegato Matteo Bruni e le dichiarazioni iniziali sulla data di nascita "sono state modificate con un documento valido".
Il rischio della contro-testimonianza e quindi il tema degli abusi sessuali e degli scandali finanziari" sono stati tra le questioni al centro degli interventi dei cardinali alla congregazione generale che si è tenuta questa mattina. Lo ha detto il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni nel briefing con i giornalisti. Tra gli altri temi dei quali hanno parlato oggi i cardinali ci sono l'evangelizzazione come centro di un pontificato, la Chiesa e la comune fraterna, la missionarietà, la comunicazione del Vangelo soprattutto tra i giovani, la Chiesa d'Oriente con le sue sofferenze e testimonianze, l'unità, la centralità della liturgia, la sinodalità e collegialità, la continuità tra Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco. Lo ha riferito il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni.
Montato il camino sulla Sistina
I vigili del fuoco vaticani sono al lavoro da questa mattina per sistemare il comignolo sulla Sistina, dove si riuniranno i cardinali in conclave a partire dal 7 maggio. Sarà quello il filo di comunicazione tra il conclave e il resto del mondo per comunicare l'avvento del successore di Bergoglio.
Il comignolo verrà collegato a due stufe, una di ghisa e una più moderna. La prima è del '39 e servirà a bruciare le schede degli scrutini; la seconda è più recente, del 2005, e sarà utilizzata invece per bruciare i fumogeni che dovrebbero dare il colore nero in caso di non elezione e quello bianco al momento della scelta del successore di Papa Francesco.
La storia delle fumate è ricca di aneddoti perché in passato il colore non era sempre evidente, almeno all'inizio della fumata. Si è così deciso, ormai dai tempi dell'elezione di Ratzinger del 2005, di accompagnare la fumata bianca con il suono a distesa delle campane. In questo modo il messaggio che arriverà dalla Sistina, ovvero c'è un nuovo Papa, sarà inequivocabile.
Il comignolo, come sempre accaduto, dovrebbe avere una telecamera dei media vaticani puntata a pochi metri e dovrebbe anche essere dotato di luci, per rendere evidente anche una eventuale fumata della sera.