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Houthi: “Sanaa sotto attacco aereo israeliano. Diversi raid sull’aeroporto”. Media, ‘distrutti gli aerei civili e il terminal dello scalo’

La capitale yemenita Sanaa è sotto attacco: lo riferisce la tv degli Houthi al-Masira.

Secondo i media sauditi aerei israeliani sono entrati nello spazio aereo yemenita.

"Caccia israeliani hanno compiuto diversi raid sull'aeroporto" internazionale di Sanaa: lo riferisce l'emittente degli Houthi, al Masirah. In precedenza l'Idf aveva invitato all'evacuazione dall'area.

Sky News arabic riferisce che tutti gli aerei civili e il terminal dell'aeroporto di Sanaa sono stati distrutti.

La tv saudita Al-Arabiya riferisce che le strade che conducono alla zona dell'aeroporto internazionale di Sanaa sono state chiuse e l'accesso all'intero complesso è ora vietato. Ad Al-Hadath, i residenti e i dipendenti dei negozi nei pressi dell'aeroporto hanno segnalato un forte panico dopo l'avvertimento di evacuazione israeliano . Il precedente attacco dell'Idf all'aeroporto di Sanaa è avvenuto nel dicembre 2024.

Il portavoce in lingua araba dell'Idf ha lanciato un annuncio senza precedenti su X, chiedendo "a tutti coloro che si trovano nell'area dell'aeroporto internazionale di Sanaa, in Yemen, di evacuare immediatamente e di avvertire chiunque si trovi nelle vicinanze di allontanarsi immediatamente". "Restare li è un pericolo", ha aggiunto.

Intanto Francia e Cina hanno bocciato il piano israeliano per la conquista di Gaza. Il ministro degli Esteri francese ha dichiarato che Parigi condanna "molto fermamente" la nuova campagna militare israeliana nella Striscia di Gaza. "È inaccettabile", ha dichiarato Jean-Noël Barrot in un'intervista radiofonica, affermando che il governo israeliano sta "violando il diritto umanitario", dopo che il suo gabinetto di sicurezza ha approvato un piano che, secondo un funzionario israeliano, comporterà "la conquista della Striscia di Gaza e il mantenimento dei territori".

Pechino a sua volta esprime la sua "contrarietà" al piano di Israele, inclusa la prospettiva di spostare gran parte dei palestinesi. "La Cina è molto preoccupata per l'attuale situazione tra Palestina e Israele", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, aggiungendo che Pechino "si oppone alle azioni militari in corso di Israele a Gaza e auspichiamo che tutte le parti continuino a impegnarsi e ad attuare efficacemente l'accordo di cessate il fuoco".

Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che il gruppo non è più interessato ai colloqui per una tregua con Israele e ha esortato la comunità internazionale a porre fine alla "guerra della fame" israeliana contro Gaza.

"Non ha senso avviare colloqui o prendere in considerazione nuove proposte di cessate il fuoco finché la guerra della fame e la guerra di sterminio continuano nella Striscia di Gaza", ha dichiarato Basem Naim all'Afp, esortando la comunità internazionale "a fare pressione sul governo Netanyahu affinché ponga fine ai crimini di fame, sete e uccisioni" a Gaza.

Le sue dichiarazioni giungono il giorno dopo che l'esercito israeliano ha dichiarato che l'espansione delle operazioni a Gaza avrebbe incluso lo sfollamento della "maggior parte" dei suoi residenti.

L'Ue per la soluzione dei due Stati in Medio oriente

"Siamo vicini a tutte le vittime della guerra ma in questo particolare momento siamo molto preoccupati degli ultimi sviluppi: l'Ue lavora sempre per la soluzione dei due Stati e dei due popoli. Auspichiamo la fine dell'escalation in Medio Oriente". Lo ha detto il presidente del gruppo popolare al Parlamento europeo, Manfred Weber, a margine della sessione di Strasburgo.

"Ciò che sta cercando di fare" il governo israeliano di Benjamin Netanyahu è "distruggere la possibilità fisica dell'esistenza di due Stati, perché continua a distruggere Gaza e compie azioni molto violente in Cisgiordania": lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, alla radio spagnola Cadena Ser. "Sta cercando di attuare un piano inaccettabile di sostituzione della popolazione a Gaza", ha aggiunto il politico portoghese, sostenendo perciò che l'Unione Europea, quindi, deve "condannare assolutamente l'atteggiamento di violazione del diritto internazionale di Israele", "appoggiare la soluzione dei due Stati" e "dare appoggio al piano della Lega Araba per la ricostruzione di Gaza".

Starmer sente Macron, allarme per l'escalation d'Israele a Gaz

Il primo ministro britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron hanno espresso "entrambi profonda preoccupazione per la situazione a Gaza in seguito agli ultimi sviluppi" segnati dalla nuova escalation militare d'Israele, invocando la necessità un rilancio del "processo di pace" israelo-palestinese verso la soluzione dei due Stati.

Lo riportano i media del Regno, citando un comunicato diffuso da Downing Street su un colloquio telefonico svoltosi ieri sera. I due leader hanno discusso anche del vertice bilaterale Gb-Francia fissato orientativamente nei prossimi mesi. Mentre sulla guerra in Ucraina sono tornati a sollecitare l'impegno senza condizioni della Russia ad aderire al "cessate il fuoco di 30 giorni" proposto dall'amministrazione Usa di Donald Trump.

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