Angela Schirò, già deputata del Partito Democratico nella scorsa legislatura, commenta la riforma della cittadinanza approvata in via definitiva dalla Camera dei Deputati il 20 maggio 2025.
"Se ci pensiamo bene, la nuova riforma della cittadinanza italiana sembra pensata per non fare rumore. È tecnica, sobria, poco raccontata. Eppure, i suoi effetti saranno profondi e duraturi. Non tanto per ciò che cambia oggi, quanto per ciò che costruisce (o distrugge) domani.
Da un lato, questa legge porterà nel tempo alla graduale estinzione della circoscrizione estero. Il diritto di voto e la rappresentanza politica degli italiani residenti all’estero – già oggi fragili – verranno erosi lentamente, generazione dopo generazione. Perché? Perché i figli dei nostri figli, nati e cresciuti all’estero, non saranno più automaticamente cittadini italiani, anche se educati nella cultura, nella lingua e nei valori italiani. Verranno tagliati fuori. E con loro si spegneranno anche l’influenza e il legame di milioni di italiani all’estero con il proprio Paese d’origine.
Dall’altro lato, questa legge colpisce in modo subdolo l’idea stessa di Europa come spazio condiviso, in cui la doppia cittadinanza è una possibilità concreta e legittima. Oggi, molti cittadini europei – nati magari da un genitore italiano – vivono, studiano e lavorano in altri Paesi dell’Unione. La nuova normativa, tuttavia, penalizza chi possiede già una cittadinanza straniera: per loro ottenere (o mantenere) quella italiana sarà sempre più difficile, se non impossibile. Come se la doppia appartenenza fosse un tradimento, e non una ricchezza.
Questa scelta politica non è neutra. Non è “meramente tecnica”. È un atto ideologico. Perché decidere chi è italiano e chi non lo è significa anche decidere chi ha diritto a partecipare, a contare, a esistere nella narrazione collettiva del Paese. E restringere questi criteri equivale a chiudere le porte, non solo agli stranieri che chiedono inclusione (ius soli, ormai completamente abbandonato), ma anche agli italiani che l’Italia l’hanno portata nel mondo.
Saremo sempre meno. E sarà tutto perfettamente legale."