Le elezioni legislative e regionali svoltesi ieri in Venezuela sono state caratterizzate da una massiccia astensione, come hanno testimoniato anche le immagini di strade deserte e seggi elettorali vuoti: secondo i dati divulgati dall'opposizione (che ha boicottato il voto), l'affluenza alle urne è stata di appena il 12,56%.
Una percentuale confermata anche dalla società di statistiche locale Meganalisis, secondo cui la quota ha superato di poco il 12%.
Mentre per il Consiglio nazionale elettorale, controllato dal 'chavismo' al potere, l'affluenza alle urne è stata del 42,63%.
"Oltre l'85% dei venezuelani ha disobbedito a questo regime criminale", ha commentato la leader dell'opposizione, María Corina Machado.
Da parte sua, Edmundo Gonzalez Urrutia - considerato dall'Occidente il vero presidente eletto alle presidenziali del 28 luglio 2024 - ha detto che i venezuelani che hanno deciso di non presentarsi alle urne e hanno dato vita a "un atto di coraggio civico... Una dichiarazione silenziosa ma potente. Il desiderio di cambiamento, dignità e futuro rimane intatto", ha aggiunto l'ex ambasciatore, che dopo le controverse elezioni dell'anno scorso ha ottenuto asilo politico in Spagna.