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l sovranista Karol Nawrocki ha vinto il ballottaggio per le elezioni presidenziali in Polonia con il 50,89% dei voti (10.606.628), mentre il suo rivale - il sindaco di Varsavia, Rafał Trzaskowski - ha ottenuto il 49,11% (10.237.177 voti): lo riporta l'agenzia di stampa polacca Pap, che cita i dati della Commissione elettorale nazionale dopo lo scrutinio di tutti i seggi elettorali.

L'affluenza alle urne è stata del 71,63%.

Gli exit poll avevano dato in vantaggio Trzaskowski, ma il conteggio dei voti nella notte ha ribaltato la situazione, registrando il sorpasso - sia pur di poco - da parte di Nawrocki.

Il candidato filoeuropeista vicino a Donald Tusk aveva rivendicato la vittoria a ridosso dell'apertura delle urne, alle 21. "Abbiamo vinto, anche e sul filo del rasoio", aveva affermato Trzaskowski, di Piattaforma civica, dopo i primi exit poll che lo vedevano avanti di un soffio, pur ammettendo di dover attendere la conferma nelle prossime ore. "Sarò il presidente che unirà tutti i polacchi", aveva aggiunto. Ma l'avversario, che si è presentato con una lista indipendente ma è appoggiato dal Pis, non si era dato affatto per vinto: "Vedrete che stanotte vinceremo e salveremo la Polonia", ha replicato a stretto giro Nawrocki. "Non permetteremo il monopolio di Donald Tusk nelle istituzioni del Paese".

Con il voto di ieri la Polonia ha deciso non solo il nuovo Capo di Stato per i prossimi 5 anni, bensì il futuro assetto di questo Paese e il suo ruolo in Europa e nel mondo, come hanno più volte dichiarato gli stessi protagonisti della campagna elettorale. E in effetti a scontrarsi sono due visioni opposte: il sindaco di Varsavia, che negli ultimi anni ha condiviso con Donald Tusk la guida del partito Piattaforma civica, vincitore delle politiche nel 2023, si dichiara aperto al dialogo e alla ricerca di un ampio consenso sociale, per far uscire la società polacca dalle drastiche divisioni dovute all'operato fra 2015 e 2023 del governo populista del partito Diritto e giustizia (Pis).

Nawrocki vede la Polonia "sicura, forte ed ambiziosa" e soprattutto "fiera" della propria storia e della tradizione cristiana. Sovranista, non nasconde le sue riserve verso Bruxelles, mentre guarda con molte speranze, anche per le sfide legate alla sicurezza, agli Stati Uniti di Donald Trump. Nel corso della campagna elettorale ha infatti già affrontato un viaggio a Washington per farsi fotografare con il presidente degli Usa. In un incontro elettorale si era dichiarato poi contrario all'ingresso dell'Ucraina nel Patto Atlantico. Formalmente indipendente, ma sostenuto dal Pis, il direttore dell'Istituto per la memoria nazionale avrebbe come scopo quello di continuare sulla scia di Duda, bloccando le riforme progressiste e cercando di minare il governo attuale. Dichiaratosi più volte contrario all'esecutivo di Tusk, da neopresidente potrebbe puntare sulle elezioni politiche anticipate con la speranza di favorire il ritorno al potere del partito di Kaczynski.

A Narowcki sono arrivate le congratulazioni del premier ungherese Viktor Orban: "Fantastica vittoria". La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è congratulata con il nuovo presidente polacco esprimendo la sua "fiducia" nel proseguimento dell'"ottima cooperazione" con Varsavia.