di GIANLUCA PACE

Nel palazzaccio della politica si continua a discutere del dopo referendum. “Oggi la destra esulta – attacca la segretaria dem Elly Schlein – faccia pure: ne riparliamo alle politiche, dove non sarà l’astensionismo a salvarli”. “Il referendum della Cgil è stato un errore politico” dice invece il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. Dall’altra parte della barricata, Arianna Meloni: “Dopo aver condotto una vigorosa campagna elettorale, alla fine niente quorum. Un referendum tanto sponsorizzato per poter bocciare le politiche del governo Meloni, è stato invece un referendum che ha bocciato la sinistra e tutta l’opposizione. Quindi diciamo che è arrivata una sonora bocciatura: parlano i dati”.

Ecco le voci dal palazzo della politica:

“Dopo questo fine settimana l’alternativa è più vicina grazie alla straordinaria piazza di sabato per Gaza e per i 14 milioni che sono andati a votare nonostante premier e maggioranza invitassero a fare l’opposto. Oggi la destra esulta, faccia pure: ne riparliamo alle politiche, dove non sarà l’astensionismo a salvarli”. (Elly Schlein, La Repubblica)

“Il referendum della Cgil è stato un errore politico, una scelta ideologica e il quorum era una missione impossibile, lo sapevamo tutti. L’errore politico e culturale che ha fatto la Cgil è stato quello di voler regolare i conti con il passato. Hanno fatto un referendum sul mio governo di dieci anni fa, ma il problema è il governo Meloni oggi”. (Matteo Renzi, La Repubblica)

“Io ho grande rispetto per tutti coloro che sono andati a votare. Ma la sinistra, la CGIL volevano trasformare questo referendum in una spallata al governo, ma quando l’assalto al Palazzo fallisce, si trasforma in una sconfitta per la sinistra”. (Antonio Tajani)

“Dopo aver condotto una vigorosa campagna elettorale, alla fine niente quorum. Un referendum tanto sponsorizzato per poter bocciare le politiche del governo Meloni, è stato invece un referendum che ha bocciato la sinistra e tutta l’opposizione. Quindi diciamo che è arrivata una sonora bocciatura: parlano i dati”. (Arianna Meloni, 4 di Sera)

“Le spallate quando vengono molto annunciate in genere finiscono per produrre una lussazione della spalla a chi le vuol dare”. (Tommaso Foti, Fratelli d’Italia, La Repubblica)

“C’è questa metà dell’Italia che non vota e non partecipa: è una cosa rischiosa, pericolosissima”. (Alessandro Cecchi Paone)

“La campagna referendaria del centrosinistra è stata, purtroppo, un enorme regalo. La destra ha ripreso fiato proprio nel momento in cui erano più in affanno”. (Pina Picierno, Partito Democratico, Il Corriere della Sera)

“Hanno cercato la spallata, e la spalla se la sono slogata”. (Giovanni Donzelli, Fratelli d’Italia, Il Corriere della Sera)

“Ci hanno fatto un regalo. È la dimostrazione di quanto certa sinistra sia scollegata dalla realtà”. (Lucio Malan, Fratelli d’Italia, La Stampa)

“Sapevamo che era il referendum più difficile e per questo era necessario maggiore spazio di informazione. Ma non lo abbiamo avuto”. (Riccardo Magi, +Europa, La Stampa)

“Il sostegno ai referendum è stato deciso in direzione, con molta chiarezza. Il Pd di Elly Schlein non poteva che stare lì: sono i temi sui quali costruire l’alternativa radicale alla destra e non ‘guardano al passato’: sono i problemi di oggi. La linea tracciata in questi mesi dalla segreteria in modo unitario sta dando risultati concreti. Dobbiamo mettere Meloni e la destra davanti ai problemi che non risolvono, anziché riaprire discussioni al nostro interno”. (Chiara Braga, Partito Democratico, La Stampa)

“Se si propongono temi etici e semplici da comprendere, come e è stato per il divorzio o l’aborto, la gente ci va eccome, se proponi questioni molto tecniche si fa fatica ad andarci”. (Giuseppe Sala, Partito Verde Europeo, RTL 102,5)